Varramista è un luogo fuori dal tempo, che ha ospitato gli intellettuali di ogni epoca, volti noti della scena artistica, culturale e imprenditoriale italiana e internazionale, un vero e proprio
Un paradiso immerso nella natura, una tenuta esclusiva per un soggiorno di relax toscano. Si narra che Varramista fu donata dalla Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi per la sua vittoria su Pisa nel 1406. La Villa venne costruita quale avamposto contro i pisani. La progettazione si deve a Bartolomeo Ammannati (1511-1592) celebre scultore e architetto fiorentino della corte medicea che collaborò alla trasformazione di Palazzo Pitti e alla realizzazione della Fontana del Nettuno della Signoria a Firenze. L’edificio principale fu completato nel 1589, come recano le cifre incise sugli embrici del tetto. La Famiglia Capponi rappresentò una delle più illustri della storia fiorentina e italiana già a partire dal XII secolo. Gino Capponi (1792-1876), unico figlio del marchese Pier Roberto e della marchesa Maddalena Frescobaldi, fu storico, senatore, legislatore e spirito intellettuale del mondo letterario, culturale e politico del suo tempo. Scelse nel 1825 Varramista come residenza preferita e vi ospitò personaggi illustri come Alessandro Manzoni. Negli anni ‘50 le famiglie Piaggio e Agnelli fanno di Varramista la residenza di campagna, luogo privilegiato di relax e svago, con maneggio privato e cornice nel ’59 delle nozze tra Antonella Bechi Piaggio e Umberto Agnelli. Negli anni ‘90 Giovanni Alberto Agnelli sceglie Varramista come propria residenza e ne cura ogni dettaglio, cominciando dalla riconversione dei vigneti che eleggono la Syrah a vitigno d’eccellenza della tenuta: nascono così i suoi vini pregiati che oggi potete assaggiare nel grand vin omonimo e nel Frasca IGT. Dopo la sua scomparsa, la tenuta diventa luogo prediletto della madre, Antonella Bechi Piaggio duchessa Visconti di Modrone, che apre le porte al mondo, promuovendone la qualità e lo stile.
Il vermentino “Podere Cavallino” che presentiamo in anteprima alla serata deriva dai suoi vigneti a Capalbio che vengono comunque vinificati in Varramista pur essendo di origine maremmana doc.
La vendemmia comincia a delinearsi. Il cambiamento climatico è forse ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Quali dei tuoi vini sono cambiati e come.
Le stagioni sono molto cambiate e ci stiamo piano abituando ad attuare ogni volta pratiche che si adattino. Bisogna essere molto più elastici nella gestione dei vigneti rispetto a 15 anni fa. Come si combattono queste stagioni così particolari? Potatura tardiva, a fine febbraio inizio marzo. Se il caldo e la mancanza di acqua persistono durante tutta la campagna, cimature tardive e niente sfogliatura. I vini cambiano alla fine perché su quasi tutti usiamo un 30%di raspi durante la macerazione che ci aiutano con l’apporto tannico e anche con una migliore areazione del cappello durante la fermentazione.
La cucina fresca e brillante a base mozzarella e prodotti italiani di Obica Mozzarella ci mette davanti molte opzioni di abbinamento: consigliaci uno o più vini perfetti per una ricetta di cucina classica italiana e uno per una ricetta creativa.
Per la ricetta classica sceglierei il Frasca, sangiovese, syrah e merlot, per la ricetta creativa il nostro Vermentino Podere Cavallino.
Vini in degustazione:
Vermentino Podere Cavallino 2020
Sterpato 2017
Frasca 2015
Varramista 2015
Fattoria Varramista S.p.a. Via Ricavo – Varramista – 56020 Montopoli V/A (PI) +39 057144711 – www.varramista.it