Comincia a far parlare di sè con premi e traguardi molto importanti Vallepicciola, che abbiamo idealmente tenuto a battesimo lo scorso anno al nostro festival! Non stupisce perchè il territorio è straordinario e la conduzione in vigna e in cantina tali da permettere exploit anche più grandi. L’azienda si estende per 265 ettari, di cui 70 vitati ed altri 40 piantati entro i prossimi 2 anni, sul versante orientale di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, una delle sottozone più conosciute del Chianti Classico.
I vigneti sono distribuiti sui territori collinari a sinistra del fiume Arbia, ricchi di argilla, calcare e ciottoli di pietra. Un lavoro meticoloso in vigna, rese bassissime e molto concentrate, permettono di produrre uve di qualità e ricche di profumi. La nuova moderna cantina valorizza le caratteristiche varietali dell’uva creando una gamma di vini con carattere forte e notevole eleganza allo stesso tempo.
Erano gli inizi degli anni 80 quando la passione di Bruno Bolfo per la Toscana viene attratta da un luogo particolare, Pievasciata, nel comune di Castelnuovo Berardenga, un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino, parte del Chianti Classico, posto meraviglioso a pochi km da Siena. Da sempre innamorato di queste zone, Bruno ne intravide le potenzialità di crescita e sviluppo di un territorio viticolo d’eccellenza, dando vita ad un progetto importante ed ambizioso.
Si è partiti dalla ristrutturazione di un vecchio convento di origine medievale che si trovava sulla sommità di una collina da cui si domina tutto il verde orizzonte senese facendo nascere l’Hotel Le Fontanelle***** con ristorante e area benessere, circondato da panorami mozzafiato e viste imperdibili, oggi gestito da Giuseppina Bolfo. I primi vigneti di proprietà sono quelli che circondano l’hotel ma negli ultimi anni Vallepicciola ne acquisisce altri fino ad arrivare agli attuali 65 ettari piantati selezionando i vitigni piu’ idonei per i nostri terreni ricchi di galestro e arenaria.
Nei 70 ettari vitati troviamo in prevalenza il tradizionale Sangiovese, destinato prevalentemente alla produzione di Chianti Classico, oltre ai vitigni internazionali quali Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot e Chardonnay. Tra questi per ora pinot nero e merlot sono quelli che hanno messo in luce un legame davvero particolare con il terroir della Berardenga dando luce a vini ricchi di personalità. Ma in generale, tutti i vitigni sono stati selezionati con molta attenzione secondo la composizione dei suoli e delle zone in cui si alternano amalgami di argille, marne calcaree, marne bluastre, tufo, arenarie e sabbie. Questa è infatti la caratteristica principale di questa zona del Chianti Classico: grande variabilità dei suoli che rende stimolante la potenziale diversificazione che se ne può trarre, ecco perchè vogliamo farvi provare il loro Pinot nero…
Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Siamo un’azienda di Castelnuovo Berardenga (Siena) e facciamo parte del Consorzio Vino Chianti Classico. Il Sangiovese è e sarà sempre il vitigno che rappresenterà la nostra cantina. Pur avendo diversi ettari di vitigni internazionali (Pinot Nero e Cabernet Franc in primis) riteniamo che il nostro Sangiovese, nelle varie declinazioni (Annata, Riserva e Gran Selezione) ci permetterà di far conoscere Vallepicciola nel mondo. E’ una varietà che risente sensibilmente della qualità dei terreni così come delle esposizioni, della quota altimetrica e più in generale di clima, fatti che creano una diversità importante tra i Chianti Classici delle varie zone e, nel nostro caso, anche all’interno della stessa azienda. Quando presentiamo i nostri vini, invitiamo sempre i ristoratori ed enotecari ad inserire almeno un Chianti Classico per ognuno dei 9 comuni facenti parte del Consorzio Vino Chianti Classico cosa che permette poi di iniziare una conversazione con i clienti per spiegare le differenze tra le diverse aree.
Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Facciamo parte del Wine Research Team, gruppo di circa 40 aziende vitivinicole capitanato dal nostro enologo Riccardo Cotarella, con un Comitato scientifico costituito da ricercatori appartenenti ai più importanti enti e istituti italiani e internazionali. Obbiettivo sperimentare nei vigneti le ricerche fatte su nuovi portinnesti e varietali che permettano la riduzione dei trattamenti in vigna per una viticoltura sostenibile anche in un futuro di grossi cambiamenti climatici, senza che questo vada ad impattare la qualità delle uve e del vino.
Avremo uno degli chef più famosi e comunicativi d’Italia, Alessandro Borghese, come consulente per il food della serata, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Non ci sono errori nell’abbinamento cibo-vino, ma solo processi di apprendimento. Ognuno di noi ha una percezione differente e questo rende l’abbinamento cibo-vino un processo molto particolare. Un paio di settimane fa, in un locale di Milano, prima di una presentazione dei nostri vini, un gruppo di clienti faceva l’aperitivo con patatine Fonzies e il nostro Chianti Classico Riserva: il formaggio delle patatine andava a meraviglia con tannini e struttura!
Vini in degustazione
Chianti Classico 2015
Pievasciata IGT Toscana Rosso 2015
Pinot Nero Boscobruno 2015
Chianti Classico Riserva 2015
Vallepicciola Società Agricola Srl – Strada Prov. 9 di Pievasciata, n. 21 – 53019 Castelnuovo Berardenga (SI) – 0577 1698718 – www.vallepicciola.com