La Tenuta Travaglino di Calvignano vanta una storia millenaria, che profuma di mosto e si tinge dei colori dei “colli vitati” dell’Oltrepò Pavese. E’ in questi terreni, bruni calcareo-argillosi, che affondano le radici i vigneti di una tenuta che vede gli albori nel Medioevo. La sua storia moderna inizia però nel 1868 quando il milanese Cav. Vincenzo Comi acquista la tenuta. La contessa Giuseppina Sottocasa diventa sua moglie e porta in dote il famoso stemma nobiliare di cui si fregia la casata. Da allora la tenuta passa di mano ai vari discendenti della famiglia Comi. Grazie a loro Travaglino cresce, si sviluppa, si ampia. Nel 1965 Vincenzo Comi impone un’accelerazione. Grazie a lui prende il via un grande lavoro di “zonazione”, obiettivo il rinnovamento del “vigneto Travaglino”. Oggi il fondo si estende su 400 ettari in un unico blocco, che corrispondono a 6000 “pertiche milanesi”, pari al 55% dell’intero territorio comunale. Oggi, siamo alla quinta generazione di una famiglia determinata, risoluta, dialettica, che sfoggia con disinvoltura il suo heritage, un punto di riferimento importante nel panorama enologico dell’Oltrepò e non solo. L’Oltrepo’ pavese del resto è la terza area al mondo per la produzione di Pinot Nero dopo Champagne e Borgogna e prima in Italia con oltre 3000 ettari vitati. La proprietà Travaglino si estende per oltre 400 ettari di cui 80 vitati: senza dubbio una delle più estese proprietà a corpo unico in collina. Una rarità dal fascino suggestivo. Qui Pinot Nero, Riesling, Chardonnay e Pinot Grigio si ‘accompagnano’ ai vitigni Croatina e Barbera.
Primavera 2017 in arrivo, che stagione sarà per i tuoi vini? Proseguirà la tendenza a vini più piacevoli, acidi e meno impegnativi? Non è che stiamo rincorrendo un’altra moda passata quella dei vini morbidi corposi e rotondi?
Una stagione che attendiamo con trepidazione curiosi di apprezzare la fantastica annata 2016 che è stata per noi ottima ed equilibrata con buona acidità, aromi freschi e ben presenti. Per quanto riguarda Travaglino, la nostra mission è la riconoscibilità varietale e la bevibilità. Quest’ultima è influenzata interamente dall’acidità che deve essere presente ma non fastidiosa, vini persistenti e ma non stancanti. Per quanto ci riguarda, siamo convinti che ognuno debba costruirsi un’identità aziendale più che seguire una moda. Stile, cifra stilistica e distintività creano valore. Inoltre le mode e la produzione di vino non possono andare di pari passo: le prime sono molto veloci rispetto ai tempi della viticoltura e dell’enologia.
Esplodono i profumi dei fiori primaverili e presto le note fruttate riaffiorano ai nostri nasi, raccontaci i sentori più intensi che troviamo nelle tue bottiglie.
Dipende molto dalle tipologie, ma cerchiamo di mantenere il più possibile gli aromi dell’uva, ad esempio il Riesling Renano Campo della Fojada avrà aromi fruttati e floreali, di mela cotogna, di ginestra, agrumi come il pompelmo, macchia mediterranea e balsamiche con l’invecchiamento insieme al caratteristico idrocarburo che si avvertono maggiormente nel Campo della Fojada Riserva. Per quanto riguarda il Pinot Nero, la fragolina di bosco, il ribes rosso, la liquirizia nel Pernero la versione giovane, mentre ribes nero, cuoio, sottobosco, spezie e visciole nel Poggio della Buttinera la versione riserva. Il Gran Cuvée Metodo Classico da Pinot Nero 100%, ha aromi di frutta secca, crosta di pane, lievito con sfumature agrumate. La riserva del fondatore, Vincenzo Comi Metodo Classico millesimato 2008, da Pinot Nero e Chardonnay, con aromi complessi di panificazione, miele di eucalipto e agrumi, fichi secchi con sentori minerali e speziati sul finale. Il Monteceresino Metodo Classico Rosè millesimato 2012, ha aromi di amarena e ribes rosso, confettura di frutti di bosco.
Vini in degustazione:
Campo della Fojada Riserva Riesling Oltrepo’ Pavese 2014
Pernero Pinot Nero 2013
OP Gran Cuvée Brut
OP Vincenzo Comi Brut
OP Monteceresino Brut
Tenuta Travaglino Loc Travaglino, 27045 Calvignano – PV – Lombardia – 0383 872 222 – www.travaglino.com
