Tra i luoghi preferiti per sollevarsi dalle fatiche quotidiane dai tempi dei Medici in Toscana, Artimino con la sua villa è una delle aziende più famose in Toscana proprio per la posizione panoramica di struggente bellezza con la “Villa dei Cento Camini” patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Una realtà sempre attiva nel campo della beneficienza e nell’impegno verso il prossimo, ma anche nel ripercorrere e raccontare le tante storie che si sono snodate attorno al vino di Carmignano da qualche centinaio di anni a questa parte. Nel corso dell’anno sono tante le splendide giornate con i Medici e le loro storie e imprese ma anche spettacoli per ricreare il modo con cui vivevano ogni giorno e affrontavano le dure prove del loro tempo. Un modo molto appassionante per ripercorrere le tradizioni di una delle famiglie che con il suo mecenatismo e la sua lungimiranza ha reso Firenze quella che è oggi, ovvero una delle città d’arte più famose al mondo, attraverso un racconto che si è snodato fra arte, affascinanti aneddoti, scenari giuridici e politici. Si sono appena conclusi i primi 300 anni del vino Carmignano ma la Tenuta è oggi pronta a scendere in campo per almeno altrettanti 300 anni con i suoi vini: ne parliamo con Annabella Pascale.
Vino, tre parole per dirlo. Abbinare e degustare insieme al tempo del web: quali sono gli elementi essenziali nel racconto del vino? Oppure oggi c’è anche troppo “storytelling” nel nostro mondo?
Gran parte della comunicazione – anche del vino – passa dal web. Gli elementi fondamentali dello storytelling del vino, per noi, sono: un linguaggio fresco, senza troppi tecnicismi; l’onestà, che anche in comunicazione – soprattutto in un’era di rumors – paga sempre; e infine la capacità di individuare i propri punti di forza, nel nostro caso ad esempio il fascino di una piccola e antica denominazione come il Carmignano, la storia dei Medici che si lega fortemente alla storia di questa tenuta, la viticoltura fatta in modo sostenibile ed intelligente, in un ecosistema unico.
Gli influecer hanno una loro importanza: parlano nuovi linguaggi e raccontano contenuti in maniera nuova ed originale. Al mondo del vino non fa male un po’ di freschezza, soprattutto per raggiungere pubblici più giovani, sempre più appassionati e curiosi.
Vino italiano e cibo italiano, matrimonio perfetto, facci un esempio sorprendente con un piatto di una regione italiana a tua scelta e un tuo vino.
L’abbinamento vino e cucina è per noi fondamentale. Anche perché sono due mondi che si intrecciano e si valorizzano, quando l’abbinamento è corretto. Un abbinamento che ci piace raccontare è quello dell’Anatra all’Arancia (o Anatra alla Caterina de’ Medici) con il nostro Poggilarca Carmignano Docg. Entrambi hanno origini Medicee. L’Anatra è un piatto che Caterina de’ Medici, regina di Francia, portò dalle cucine fiorentine alle tavole francesi. Il Carmignano è un vino che già Cosimo III de’ Medici, nel 1716, con il suo editto, scelse di valorizzare e proteggere. L’abbinamento oggi – che potete provare al nostro ristorante Biagio Pignatta, anch’essa struttura medicea – è una sinfonia di sapori e un groviglio affascinante di storia (toscana e non solo). C’è un fascino unico dietro questo matrimonio di gusto, dove non solo il tannino si unisce perfettamente alla succosità della carne, ma anche l’anima di questa Tenuta si racconta attraverso il cibo e il vino.
Vini in degustazione
Iris Toscana Igt 2015
Poggilarca Carmignano Docg 2015
Chianti Montalbano Docg 2016
Ser Biagio Barco Reale di Carmignano Doc 2016
Tenuta di Artimino – Viale Papa Giovanni XXIII, 159015 – Artimino (Po) – 055 875141 – www.artimino.com