Sulla spiaggia del Forte non poteva mancare un richiamo a quanto ha fatto grande il vino Toscano secoli prima che giungesse vista mare… Immersa nei suoi 732 ettari, la Tenuta di Artimino è erede di una storia fatta di uomini, di terra e di vino. L’azienda si divide fra la provincia di Prato e quella di Firenze, con il fiume Arno che scorre nella valle ai piedi della cantina. Coltivata da sempre a boschi (è nata nel 1596 come riserva di caccia di Ferdinando de’ Medici) e vigneti (oltre settanta ettari con l’obiettivo di arrivare a cento nei prossimi anni) e circa 17.000 piante di olivo su terreni non sempre facilmente accessibili. Il territorio si caratterizza per suoli diversi, ricchi di sostanza organica: si studiano le varie parcelle per individuare quale terreno possa essere più adatto alla coltivazione di un vitigno o di un altro e per valorizzare al massimo la qualità delle uve per il Carmignano, il Chianti o gli altri vini della Tenuta, ottenendo prodotti profondamente riconducibili al territorio.
Lo scorso novembre il Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice ha ricevuto al concorso del Meran Wein Festival la Platinum Medal e in tanti hanno riscoperto questa rarissima eccellenza, un vino da sorseggiare, una piccolissima produzione che richiede pazienza, selezione dei migliori acini e basse rese, fedeltà alle metodologie della tradizione toscana e lungo riposo nei caratelli. Tra i luoghi preferiti per sollevarsi dalle fatiche quotidiane dai tempi dei Medici in Toscana Artimino con la sua villa è una delle aziende più famose in Toscana proprio per la sua posizione panoramica di struggente bellezza con la “Villa dei Cento Camini” patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Una realtà sempre attiva nel campo della beneficenza e nell’impegno verso il prossimo ma anche nel ripercorrere e raccontare le tante storie che si sono snodate attorno al vino di Carmignano da qualche centinaio di anni a questa parte. Sul piano artistico c’è stata da pochissimo l’inaugurazione di una mostra di Davide Dutto che esplora con la fotografia il mondo delle forchette, sottolineando la centralità nella vita di tutti i giorni della tavola e dello stile di vita italiano ad esso legato.
Una rassegna di alto valore emozionale che ha fra i suoi focus la riproduzione della prima forchetta della storia, quella portata da Caterina de’ Medici “in dote” alla corte di Francia e grazie alla quale è cambiato il modo di stare a tavola ed è nata la storia moderna della Cucina, di cui l’Italia può e deve rivendicare l’avvio. La stessa Caterina de’ Medici che volle fosse portato il Cabernet nella zona di Carmignano dove, infatti, l’uva veniva chiamata “Uva francesca” perché proveniente dalla Francia. È da allora che il Carmignano, il vino simbolo della Tenuta di Artimino, viene prodotto obbligatoriamente anche con il Cabernet raro, se non unico, esempio in Italia di Denominazione che usa da così lungo tempo un vitigno cosiddetto internazionale. Visitare Artimino è un modo molto appassionante per ripercorrere le tradizioni di una delle famiglie che con il suo mecenatismo e la sua lungimiranza ha reso Firenze quella che è oggi, ovvero una delle città d’arte più famose al mondo, attraverso un racconto che si è snodato fra arte, affascinanti aneddoti, scenari giuridici e politici.
La tendenza del vino nell’estate 2019, o meglio cosa impareremo o dovremmo imparare di nuovo sul vino quest’estate.
Estate, tempo di vini bianchi per antonomasia. Eppure ci sono validissime alternative, soprattutto quando si deve abbinare il vino con pietanze che richiedono vini con maggiore intensità, struttura, tannino. Sul vino quest’estate potremmo imparare di nuovo che ci sono dei rossi – come il nostro Chianti Montalbano – che serviti ad una temperatura un po’ più fresca sono ottimi. Si accentua la piacevolezza, la percezione alcolica si attenua, e il vino è ancora più beverino e divertente, versatile e godibile.
Abbinamento di luogo o al piatto: il più bel luogo dove vorresti che fosse bevuto un tuo vino in questi mesi e un abbinamento insolito con un piatto che dovremmo provare.
Il nostro vino più “estivo” è senza dubbio il rosato. Ci piacciono molto gli abbinamenti cromatici e il colore del nostro rosato è luminoso, con nuances che qualcuno che ha fama e grande esperienza ha definito “Rosa Hermès”. Perfetto per un tramonto sul mare: ci sia perdonata la banalità, ma in estate c’è qualcosa di meglio di un aperitivo in riva al mare, al termine della giornata? Il nostro abbinamento insolito, anche se ormai tanto insolito non è, è con una bella pizza. Con pomodoro fresco, mozzarella di bufala dop e qualche fogliolina di basilico appena colto.
Estate, tempo di tormentoni: una canzone che si abbini ad un tuo vino (ne ricaveremo una compilation GSTW su Spotify!).
Andiamo su qualcosa che è attuale ma non è la moda del momento e basta. Come The Sea – Morcheeba. Una canzone sofisticata, sospesa fra la sua delicatezza e la sua potenza. Che parla di mare e di sentirsi liberi, perdere il controllo. La sua piacevolezza, orecchiabilità ma non banalità ci ricorda il nostro Vin Ruspo, che è un prodotto attuale ma non solo una moda, che è un po’ fuori dagli schemi.
Vini in degustazione:
Vin Ruspo Barco Reale Rosato di Carmignano Doc 2018
Chianti Montalbano 2017
Ser Biagio Barco Reale di Carmignano 2018
Poggilarca Carmignano Docg 2015
Iris Toscana Igt 2015
Tenuta di Artimino – Viale Papa Giovanni XXIII, 159015 – Artimino (Po) – 055 875141 – www.artimino.com