Siamo oltremodo lieti di avere con noi nella città eterna un’azienda che da sempre ha voluto creare e ri-attualizzare il concetto di vino di Roma! Ômina Romana nasce nel 2007 per volontà della famiglia Börner nella zona di Velletri, tra le colline vulcaniche e verdeggianti dei Castelli Romani che affacciano sul Tirreno, a circa 40 km a sud della capitale. Tutto è nato da una precisa visione che ha ispirato ogni decisione progettuale: creare una nuova realtà vitivinicola che esprimesse nei suoi prodotti i valori della massima qualità, quale risultato di sapienza e scienza, passione e rigore, da qui la filosofia Mens et Manus. Nei Colli Albani i Latini coltivavano già le viti e la zona era molto pregiata. Anche i nobili dell’antica Roma acquistavano il vino di questa zona, mentre ai soldati romani era permesso di portare con sé vitigni nelle colonie, diffondendo con rapidità la cultura del vino laziale. In alcune di queste province furono eretti dei templi votivi, non dissimili da quello dedicato alla dea Diana che si trova a pochi km dalla tenuta, sulle rive del lago di Nemi. Ma anche i Papi apprezzarono i Colli Albani tanto da scegliere Castel Gandolfo, come residenza estiva.
Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Il periodo della quarantena ha trasformato senz’altro la comunicazione anche nel nostro settore. Il lato positivo è che ha permesso di far conoscere attraverso i social e le dirette online i nostri prodotti ad un pubblico più esteso. Questo ci ha dato l’opportunità di presentarci direttamente al cliente finale che ha mostrato grande interesse, merito delle peculiarità del nostro vino prodotto in un territorio ancora poco conosciuto, ma che sta svelando grandissimi potenziali. Tra i vini che meritano una particolare attenzione per la prossima stagione proponiamo il nostro Hermes Diactoros II 2019, un blend con Viogner, Petit Manseng, Chardonnay e incrocio Manzoni, esaltato dal tappo Stelvin che trasferisce eco-sostenibilità e freschezza.
Avremo uno degli chef più famosi d’Italia ovvero Fulvio Pierangelini a Roma e l’estrosa creatività di Obicà a Firenze, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino nella prossima stagione.
Sicuramente i piatti di alta ristorazione per merito della loro raffinatezza e ricercatezza trovano un perfetto abbinamento con i vini di Omina Romana grazie al loro carattere di eleganza ed armoniosità e che lasciano una straordinaria pulizia al palato. Nello specifico lo Chardonnay 2019 Omina Romana trova un ottimo binomio con i prodotti della stagionalità autunnale che permettono di realizzare piatti di particolare creatività.
Vini in degustazione:
Hermes Diactoros II 19
Viognier Ars Magna 16
Cesanese 15
Cabernet Franc Ars Magna 15
Chardonnay 19
Diana Nemorensis I 17
Ômina Romana – Soc. Agr. Forestale La Torre s.r.l. – Via del Gesù 62 – 00186 Roma – 06 96430193 – www.ominaromana.com