La Sala – The Student Hotel, Firenze – Giovedì 24 ottobre 2019

The Student prende posto per la lezione di terroir! I terreni della Sala si estendono nelle proprietà che sin dal 1260, con il nome di Grande Terra Murata, facevano parte dei possedimenti della nobile famiglia dei Giandonati; all’inizio del XV secolo i terreni passarono alla famiglia Acciaiuoli, nel 1534 al granduca Alessandro de’ Medici quindi alla famiglia Corsini e infine dal 2014 alla Famiglia Rossi Ferrini già insediata in Chianti da generazioni nella tenuta della Azienda Agricola del Torriano.

La Sala conta 68 ha di cui 28 vitati (27,6 ha iscritti a Chianti Classico); i vigneti sono tra i 150 m s.l.m ed i 310 m s.l.m. L’Azienda Agricola del Torriano è costituita da due corpi aziendali distinti. Il Torriano a Montefiridolfi e La Sala a Sorripa, entrambe all’interno del comune di San Casciano Val di Pesa e nel Chianti Classico. Si trovano all’estremità Nord della denominazione.

In questa area geografica i terreni sono omogenei, profondi, argillosi e con discreta presenza di scheletro di natura alluvionale. Prevalgono i calcari biancastri a frattura concoide, di età eocenica, detti “Alberese”. In particolare i vigneti La Sala sono caratterizzati da pendii dolci e ben esposti, con un altimetria tra i 130 ed i 200 mslm e terreni dalle tessiture più sciolte. I vigneti del Torriano sono all’interno del crinale di Montefiridolfi, che gode di grande notorietà per i vini prodotti e l’altimetria, tra i 250 ed i 300 mslm.; i terreni sono caratterizzati da una colorazione più rossa ed un maggior contenuto in argilla. Per queste differenti caratteristiche i vini che si ottengono hanno caratteristiche di grande eleganza e freschezza, mentre i vini che si producono nei vigneti del Torriano sono molto strutturati e dai colori più intensi.

Torniamo tutti a studiare da appassionati veri del vino e per una volta facciamo a meno della formazione “classica”: quale è la più grande lezione che un appassionato di vino dovrebbe (ri)scoprire in questo autunno?

Molto spesso ultimamente le persone seguono la moda dei cocktail, dimenticandosi che un buon vino e, nel nostro caso, un Chianti Classico, è di per sé un “Cocktail” dell’impegno di persone, di un territorio fantastico come la Toscana e di un bellissimo “Sole toscano” che il mondo ci invidia. In un calice si trova mineralità, freschezza e soprattutto Convivialità.

Fabio Barbaglini è uno dei talenti più puri della cucina italiana e tra i suoi piatti più significativi possiamo evocare tre iconiche ricette come il Riso al cavolo nero, polvere di alghe, agrumi e crostacei, l’Uovo croccante ai cereali con emulsione di olive verdi al dragoncello, crema di capra fresca, olio all’erba cipollina e cipollotti fritti e il sontuoso Piccione e capperi con insalata di cipolle, finocchi e acciughe. Quale dei vostri vini abbinereste ai tre piatti e perché?
Abbinerei il Chianti Classico annata al riso perché la sua freschezza va a completare il gusto già complesso di questa combinazione, quindi il Chianti Classico Riserva all’uovo perché il Cabernet Sauvignon ed il legno di questo vino gli donano una croccantezza che lo rende perfettamente coerente al piatto ed infine la Gran Selezione “Il Torriano” contorna perfettamente il piccione perché con la sua eleganza e note terziarie abbinate ad un frutto ancora giovanissimo nonostante l’invecchiamento, ben si sposa all’acidità del cappero e delle cipolle, così come alla sapidità delle acciughe.

Vini in degustazione:
Chianti classico “La Sala” 2015
Chianti Classico Riserva “La Sala” 2016
Chianti Classico Gran Selezione “Il Torriano” 2015
Campo all’Albero IGT Colli dell’Etruria centrale 2016

La Sala – Via Sorripa 34 – San Casciano Val di Pesa (Fi) – 055 8240013 – www.lasala.it