I Balzini è nata nel 1980 con l’impianto del primo vigneto da parte di Vincenzo D’Isanto, commercialista fiorentino, animato dal desiderio di produrre un vino che raccontasse una Toscana diversa. Dopo un’attenta analisi dei terreni, vennero individuati i vitigni ideali per esprimere al meglio la vocazione del territorio. La passione di Vincenzo ha poi coinvolto la moglie Antonella, che nel 2005 ha abbandonato la propria attività professionale per dedicarsi completamente alla conduzione dell’Azienda, con l’aiuto adesso della figlia Diana che si sta ritagliando sempre più spazio e attenzione con nuove idee e tanto entusiasmo. L’azienda è salita alla ribalta più recentemente per la presentazione del loro immaginifico e sapido Merlot “Gold Label” che ha stupito gli assaggiatori più esigenti, ma è tutta la produzione di questa antica casa colonica toscana a Colle Val d’Elsa che ogni anno convince sempre di più.
Una bella e moderna cantina che è in parte interrata, per salvaguardare lo splendido paesaggio. Cabernet Sauvignon e Merlot su terreni di origine pliocenica con sabbie gialle limose, intercalate da strati di argilla, mentre il Sangiovese è stato piantato in un terreno di origine eocenica, originato dalla roccia alberese, ideale per lui. Grandi escursioni termiche, microclima mite e regolare (siamo a 250 mtslm) unite alla passione per le cose belle e buone, hanno fatto nascere negli anni due Supertuscan molto famosi come Black Label e White Label e di recente il successo del Green Label con l’uso anche di uva mammolo e i due discoli della famiglia ovvero “Red” e “Pink”, moderni, immediati e con un gusto fresco e naturale che sorprende sempre.
Per capire cosa ci aspetta nel 2020 da I Balzini parliamo direttamente con Diana.
L’anno che verrà: raccontaci come sarà il tuo 2020 in vino e quali prospettive ci sono per quello che avremo nei nostri bicchieri in questo anno che sta iniziando.
Rappresenta la chiusura di un decennio che per I Balzini è stato particolarmente intenso. Abbiamo avuto dei primi anni difficili che per fortuna ci siamo finalmente lasciati alle spalle; c’è stata poi una grande svolta generazionale con un passaggio di consegne storico che vede oggi Diana a capo dell’azienda. Infine, abbiamo fatto i conti con un’annata difficile – la 2014, presentata proprio nel 2019 – in cui abbiamo investito, con ottimi risultati, tante energie non solo per regalare ai consumatori dei vini eccellenti, ma anche per far ricredere l’opinione pubblica che ne aveva letteralmente demonizzato le sorti. In virtù di questo ci verrebbe da dire che per il 2020 ci aspettiamo un po’ di tranquillità, ma in realtà cercheremo di andare ancora oltre, forti del fatto che presenteremo l’annata 2015, universalmente riconosciuta come una delle migliori degli ultimi anni.
Nei piatti avremo la possibilità di assaggiare il tocco speciale e la sensibilità di Marco Migliorati per le materie prime con alcuni esempi come Carpaccio di manzo marinato, cipolla all’hibiscus, parmigiano 36 mesi e aceto balsamico invecchiato, il Piccione con nocciole del Piemonte IGP e radici di scorzanera e Ravioli di pasta fresca al nero di seppia, fagioli cannellini, cozze ed erba cipollina: quali tuoi vini vedresti bene abbinati su questa cucina così particolare?
I Balzini Green Label 2016, a base di Sangiovese e Mammolo, per il carpaccio di manzo marinato. I Balzini Red Label 2016 con Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon con i ravioli e sicuramente I Balzini White Label 2009 con il piccione.
Vini in degustazione:
I Balzini White Label 2014
I Balzini Black Label 2014
I Balzini Green Label 2016
I Balzini Red Label 2016
I Balzini Black 2000
I BALZINI Società Agricola s.r.l. – Loc. Pastine 19 – 50021 Barberino Val d’Elsa (FI) – 055 8075503 – www.ibalzini.it