Ecco una cantina con una tradizione lunghissima come la storia di qualità del vino abruzzese che si tramanda per la quinta generazione. A testimoniare la storicità la sotterranea cantina sul corso principale del paese: Corso XX Settembre, che dà il nome ad un’intera linea di vini. La cantina, scavata a 5-6 m sotto l’antico palazzo di proprietà della Famiglia Guardiani, fu costruita nel 1860 da Giovanni ed Eleonora De Lutiis, produttori di vino.
Conducono oggi l’azienda con entusiasmo Paolo Guardiani Farchione affiancato dalla moglie Stefania e dai figli Giampaolo e Maria Claudia. I vini destinati all’invecchiamento riposano nella cantina storica, scavata nel tufo e nella pietra della Majella, che con la temperatura di 16 °C – 18 °C sempre costante, sia d’estate che d’inverno, è l’ambiente ideale per l’affinamento.
Riparte il nostro festival e riparte lo stare insieme: cosa abbiamo imparato da questi mesi di pandemia? Quali strategie avete seguito e cosa vi aspettate oggi dal mercato?
È’ un periodo storico molto difficile, la pandemia ci ha stravolto la vita e cambiato nelle abitudini. Siamo stati privati anche delle cose più banali e scontate della nostra quotidianità. Abbiamo compreso che ci sono alcuni concetti fondamentali su cui puntare, dal rispetto e l’attenzione verso l’ambiente e il territorio. È cambiato anche il nostro modus lavorandi; fiere e eventi in cantina sono stati sostituiti con versioni digitalizzate, con risultati per me alquanto nebulosi . La chiusura del settore horeca ci ha spinto verso nuove strategie di vendita alla clientela privata; il trascorrere più tempo a casa ha portato ad un aumento del consumo del vino. Ci auguriamo che il mercato del vino possa riprendere con vigore e slancio, creando wine event come questo per divulgare la cultura del vino nel mondo. Solo se lavoriamo in questa direzione riusciremo a far risorgere tutto il nostro patrimonio enoico.
Svolta green e sostenibilità, cosa ha messo in campo la vostra azienda per rispondere a questa presunta nuova necessità dei consumatori?
Una spinta verso la svolta green, con gli italiani sempre più propensi all’acquisto di prodotti da un’agricoltura sostenibile e a Km 0. Noi nella nostra azienda abbiamo sempre sposato la filosofia green e sostenibile; dal 1980 seguiamo un regime di agricoltura biologica, utilizziamo anche l’energia pulita da fonti rinnovabili: solare, eolico e termico.
Il cambio delle abitudini ci ha tenuto più a casa: alcuni abbinamenti con i vostri vini che hanno funzionato in questi mesi di cucina casalinga.
Il piatto meglio riuscito che ha avuto riscontri positivi è stato l’agnello cacio e uovo, tipico della nostra regione; in abbinamento al nostro Montepulciano Tenuta del Ceppete 74; un vino tannico, di carattere, con bella struttura e buon corpo che adora i sapori forti della carne di agnello e capretto. Ho scoperto anche un altro abbinamento tra la Pizza e il Cerasuolo D’Abruzzo, fresco, giovane, con un bouquet pronunciato di ciliegia.
Vini in degustazione
Cerasuolo D’Abruzzo DOC 2020
Montepulciano D’Abruzzo DOC 2014 Tenuta Del Ceppete 74
Pecorino DOC 2020
Passerina IGT 2020
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