A 20 km da Verona i Soave e i Valpolicella di uno storico produttore veneto.
Presentati a Firenze, al ristorante Konnubio, i vini di Graziano Prà, storico produttore veneto di Soave e più recentemente di Valpolicella.
Un’azienda che ha il suo punto di forza nelle 300mila bottiglie di Otto, prodotto dal 1983: il suo vino più giovane, fresco, di pronta beva, espressione di Monovitigno Garganega da vigneti di 30-60 anni, che esprime profumi di biancospino e gelsomino, mela verde e mandorla, dai sentori sapidi e minerali, un vino ottimo già per aperitivo, così come per risotti di pesce e zuppe di verdure.
Parole chiave di questo incontro: uve autoctone, regime biologico e… tappo a vite, di cui Pra è un entusiasta sostenitore.
Uve autoctone si diceva. I vigneti si trovano su 40 ettari tra le colline del Soave, su suoli di origine vulcanica, in uno dei migliori terreni per la coltivazione della vite. Nelle colline della Valpolicella invece 8 ettari di suolo calcareo a scaglie, una zona molto fredda, con correnti fredde dei Monti Lessini. Terreni e clima che contribuiscono alla complessità dei vini di diverse varietà: Garganega e Trebbiano di Soave nel territorio del Soave; Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta nella Valpolicella allargata.
Il tappo a vite. Dare longevità ai suoi vini, nasce da qui la scelta convinta del tappo a vite. Già in uso negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda da anni, ha iniziato a sperimentarlo nei vini bianchi: Otto, il Soave Classico DOC, poi i cru. Convincendosi che possa essere la soluzione perfetta per vini buoni nel tempo, senza difetti, puliti ed eleganti, con un invecchiamento dipendente solo dalle caratteristiche del terroir, dell’annata, della mano del vignaiolo, e non dalla chiusura della bottiglia.
I VINI DI GRAZIANO PRA
SOAVE
Otto (vedi sopra)
Wild – il fratello “selvaggio” di Otto. Soave DOC Classico da uve garganega in purezza provenienti dalla UGA Ponsara, cru caratterizzato da suolo basaltico, tipico dei terreni vulcanici del Soave, e da un clima fresco. Vinificazione con solo utilizzo di lieviti indigeni, naturalmente presenti sulla buccia degli acini, e conseguente fermentazione spontanea.
Staforte – Affinamento in acciaio, uno dei simboli dell’azienda grazie alla sua raffinata complessità.
Monte Grande – Dal vigneto storico della famiglia, frutto di lunghi ragionamenti, un vino esemplare del Collio Friulano.
Colle Sant’Antonio – Piccola riserva da Garganega che selezionata in vigna e attesa pazientemente in cantina. Grazie a microvinificazioni separate, individuate le migliori vigne vecchie all’interno di tre diversi cru dell’azienda: Ponsara, Froscà e Foscarino.
Passito Bianco delle Fontane – Una piccola e rara produzione: dolce di grande finezza olfattiva, caratterizzato da un bell’equilibrio e dalla lunga persistenza.
VALPOLICELLA
In azienda nel 2001, prodotti a circa 500 mtslm, raccontano nel bicchiere una Valpolicella meno comune. Vino pulito e sincero, non immediato, ma elegante.
Amarone – Rosso rubino, profumi intensi e sentori di prugna, cacao amaro e liquirizia. L’inusuale altitudine e la vena calcarea del terreno dove nascono le uve gli conferiscono una freschezza finale che promette evoluzioni e potenza, bilanciata da eleganza.
Ripasso – Il Ripasso di Graziano Prà ha la struttura di un vino dall’appeal internazionale, che viene ripassato sulle vinacce di Amarone. Un vino di sostanza ma con una bella spinta sapida, che lo rende molto apprezzato.
Superiore – Il Valpolicella Superiore è un vino le cui uve di Corvina, Corvinone e Rondinella crescono su suoli calcarei e in una zona profondamente influenzata dalle escursioni termiche date dalla vicinanza delle Piccole Dolomiti. Questa impronta territoriale dona al vino una grande eleganza, in perfetto equilibrio con la potenza e la complessità che derivano dalla maturità delle vigne e dalla tecnica del taglio del tralcio.
LA STORIA
1983. La prima annata di produzione di Soave OTTO.
1988. Nasce il Cru Monte Grande dal desiderio di Graziano di valorizzare il vigneto di famiglia Monte Grande.
1990. Viene costruita l’attuale cantina, zona di pigiatura e foresteria.
2000. Il primo riconoscimento importante: Tre Bicchieri con il Soave classico Monte Grande 2000.
2001. Graziano acquista i vigneti nella zona allargata della Valpolicella “La Morandina” vigneti coltivati fin da principio in agricoltura biologica.
2006. La prima annata di Amarone dell’azienda Graziano Prà che verrà messa in commercio 3 anni dopo.
2007. Graziano acquista dal fratello Sergio l’azienda e diventa unico proprietario.
2015. L’azienda entra nella selezione Wine Spectator dei 100 migliori produttori italiani, con il suo vino più rappresentativo: Il Monte Grande.
2016. L’azienda acquista la Tenuta Monte Bisson, un colle a 2 km dal centro della cittadina medievale di Soave con una torretta veneziana del 1400.
2023. Apre al pubblico l’Agriturismo Monte Bisson per pernottamenti e degustazioni.
I NUMERI
Otto – 300.000 bottiglie
Staforte – 20.000 bottiglie
Monte Grande – 15.000 bottiglie
Colle Sant’Antonio – 3.000 bottiglie
Passito (non viene prodotto tutti gli anni) – 3.000 bottiglie
Valpolicella – 27.000 bottiglie
Ripasso – 18.000 bottiglie
Amarone – 9.000 bottiglie
Valpolicella Superiore – 6.000 bottiglie