In quel Valdarno che si pone come ultima frontiera sostenibile da riscoprire del vino toscano troviamo la Fattoria Palagina, una cantina come poche altre e con tante anime con la direttrice Giulia Rimini che da sempre coordina e fa da colonna portante per tutto quanto ruota attorno alla fattoria. Potete scoprirla come un’azienda agricola che produce il vino che assaggerete durante la nostra serata, l’olio, il miele ovvero i simboli della tradizione gastronomica toscana ma è anche un luogo dove i bambini possono entrare in contatto con la natura e gli adulti riscoprire i profumi e i sapori della campagna. Allo stesso tempo è una realtà etica, capace di valorizzare il territorio interagendo con alcune associazioni da Slow Food a tutti i maggiori attori della zona fungendo da aggregazione e palcoscenico di progetti sociali e profondi. Fattoria Palagina è anche un agriturismo immerso nella campagna toscana, sogno di molti viaggiatori alla ricerca di riposo e ritmi lenti con un panorama classico e nuovo allo stesso tempo davanti agli occhi. Da alcuni anni, i ragazzi con disabilità della Fondazione ODA (Opera Diocesana Assistenza) collaborano attivamente alle attività agricole di Fattoria La Palagina sapientemente guidati dallo staff della fattoria. La vendemmia, l’imbottigliamento ed etichettamento del vino e dell’olio, la gestione dell’orto (i cui prodotti vengono messi a disposizione del Ristorante presso la Dimora Palagina e delle famiglie che partecipano alle attività didattiche) ne sono solo alcuni esempi concreti. Questo progetto sociale rappresenta a pieno l’idea della Fattoria di creare una sinergia efficace e sincera con il territorio e dare risposte concrete alle esigenze sociali della comunità. I vini che nascono qui sono su un terroir molto particolare che deriva in parte dal macigno dei monti del Chianti e il loro placido degradare verso il Valdarno con le balze in bella vista, retaggio storico del lago salato ancestrale che caratterizzava il suolo. Dal punto di vista storico il Valdarno e questa zona di Chianti sono stati grandi zone di vini bianchi e poi anche di sangiovese di struttura e colore usati per tagliare i Chianti Classico più esili. L’influenza del clima in particolare alla Palagina e la buona disponibilità d’acqua permettono maturazioni costanti e precise anche in questi ultimi anni di clima in rapido cambiamento privilegiando quindi la nascita di sangiovese freschi e di impatto aromatico immediato e nelle annate giuste anche un bel corredo tannico che dona struttura e intensità. Di particolare pregio risultano negli ultimi anni i rosati che vengono interpretati con garbo e stile utilizzando anche vecchie vigne di più di 50 anni, caso quasi unico nel panorama del Chianti e i rossi giovani che sorprendono per le note fragranti di fragola, frutta di bosco e carnosità. In annate propizie, come la 2019 che assaggerete, anche la versione Riserva del Chianti (sempre in tiratura molto limitata) offre struttura intrigante e tannino garbato e ben saldo, una versione molto diversa da tanti altri prodotti della zona rivelando l’anima profonda del Valdarno, quella nota antica eppure modernissima di vino da tavola nel senso più bello del termine.
VINI IN DEGUSTAZIONE
Rosato Palagina Igt Toscana 2022
Bianco da Sangiovese Igt Toscana 2022
Chianti Palagina Disegni DOCG 2021
Chianti Palagina Riserva DOCG 2019
Fattoria Palagina – Via Grevigiana 4 – 50063 Figline Valdarno (Fi) – www.fattorialapalagina.it