Un giugno che annuncia un’estate all’insegna della freschezza! La più antica notizia rinvenuta su Fugnano è del 1254, anno in cui si vedono censiti tra i venditori di legna del contado di San Gimignano, tre persone del Casolare di Fugnano, un casolare di antica origine e una piccola comunità degna di avere la sua piccola chiesa dedicata a San Bartolomeo, compresa nella diocesi di Volterra, sotto la quale restò fino alla fine del 1800. Sul declinare di questo secolo la chiesa fu sconsacrata. Fugnano si ridusse a un borgo quasi del tutto disabitato fino al 1475, anno in cui, dopo quasi un secolo e mezzo dalla pestilenza, andò ripopolandosi. Intorno al 1745, torna prospero di abitanti arrivando alla punta massima di 66, in prevalenza mezzadri e le terre riunite in una o due uniche proprietà. Dopo il conflitto bellico ricominciò lo spopolamento e l’abbandono delle terre, fino a quando i poderi circostanti e il borgo furono acquistati dal Commendatore Andrea Pensabene che, lasciata la natia Sicilia, venne a ricostruire con rinnovate culture l’antica Fattoria. Alla morte del Commendatore, nel 1997 la nipote Laura, all’età di 23 anni lasciò gli studi in legge per continuare il lavoro del nonno che tanto amava questa terra nel cuore della Toscana.
Oggi Laura ha creato nel Borgo di Fugnano una realtà vitivinicola fortemente legata al territorio, identitaria, proiettata al futuro, che vuole farsi portavoce di una tradizione profondamente radicata in lei e in questo borgo.
Quale è il tuo vino che più incarna lo spirito di questa stagione?
Certamente la Vernaccia di San Gimignano da Fugnano 2022. Rappresenta, in ogni nuova vendemmia, identità, territorio ma soprattutto vita nuova. È una Vernaccia chiara, schietta, che coinvolge i sensi e parlare di Fugnano e della bellezza che inonda questo piccolo borgo ad ogni primavera. Inoltre nell’annata 2022, l’identità di questa Vernaccia è decisa e forte come la natura quando torna a manifestarsi.
Quali sono gli abbinamenti più azzeccati che ricordi con i tuoi vini con la cucina italiana? E con piatti esotici?
I vini sono uniti da un fattore dominante che li accomuna: l’espressività. Dai bianchi ai rossi questa caratteristica è ben marcata, perché sono decisi e di carattere e difficilmente trattengono la loro identità. Quindi l’abbinamento con il cibo può essere vario e divertente. Si può andare dalla Vernaccia Donna Gina con formaggi stagionati, carni bianche alla griglia e trovarla poi a suo agio con il sushi e preparazioni in Tempura. Se penso al Sangiovese Igt della linea Donna Gina, l’abbinamento più classico è con ragù di carne e cacciagione, ma diventa intrigante anche con piatti e prodotti fermentati e a base di verdura, tipici della cucina contemporanea. Infine, il più bello e di cuore è quello che ritrovo con i piatti della cultura gastronomica siciliana, mia terra d’origine.
Ferve il dibattito tra addetti ai lavori post Vinitaly 2023: quale è la tua opinione in merito?
Resta sempre un importante punto di riferimento. È una piazza di scambio, incontro e business dove il mondo del vino trova la sua giusta connotazione e importanza. Vinitaly 2023 è stato un bel momento specie per quanto riguarda il lato internazionale, cosa che purtroppo negli anni del covid e post covid era il tasto più dolente. Lasciarsi alle spalle tutto questo ha dato una spinta motivazionale e di spirito commerciale diversa, della quale vedremo i frutti post fiera.
VINI IN DEGUSTAZIONE A HOTEL DE LA VILLE, ROMA:
Vernaccia da Fugnano 2022
Vernaccia donna Gina 2021
IGT Sangiovese donna Gina 2019
IGT Legami 2019
Rosato 2021
Fattoria di Fugnano e Bombereto soc. agr. sas – Loc. Fugnano 52 – 53037 San Gimignano (SI) – 0577 940012 – fattoriadifugnano.com