Rossella Bencini Tesi è la dinamica imprenditrice che coraggiosamente nel 2001 ha abbracciato il metodo di coltivazione biologico e biodinamico, ovvero in stretto rapporto con la natura evitando non solo ogni tipo di chimica in vigneto ma anche in cantina, in una denominazione piccola ma prestigiosa come Carmignano, in una fattoria ottocentesca immersa nel verde delle colline del Montalbano. Il risultato sono vini che parlano in maniera impressionante del loro territorio e che stupiscono per complessità e allo stesso tempo facilità con cui si possono bere e gustare. E non dimentichiamoci il grande lavoro su due uve sempre considerate “minori” come il Trebbiano e la Malvasia, che unite danno vita ad un vino magico dal colore dell’oro aranciato che vale sempre la pena scoprire.
“Evitando gli estremismi e con massima semplificazione – racconta Rossella – possiamo dire che i vini bio, quando prodotti con professionalità e competenza, all’assaggio rivelano una maggiore complessità aromatica, maggiore equilibrio ed una maggiore vitalità oltreché belle sensazioni legate alla percezione delle caratteristiche dell’annata e del terroir (non possiamo stupirci se usando tutti gli stessi additivi i vini alla fine diventano simili se non uguali…). Sono eliminati tutti i difetti legati all’abuso e a volte anche all’uso di additivi e correttivi: ad esempio bruciore in gola e nell’esofago (acido citrico) – pesantezza (gomma arabica) – gambe molli e testa che gira (eccesso di solfiti) – squilibrio fra alcolicità e struttura del vino – eccesso di morbidezza che addormenta il palato (glicerine)… e così via aggiungendo… L’assenza di lieviti selezionati evita la piattezza e l’omologazione del gusto.
Tre parole per dirlo: perché regalare un tuo vino è una buona idea per Natale.
Il vino è brillantezza, è allegria, è calore ed è passione, e per questo è capace di trasmettere emozioni. Un calice di vino, in tutte le sue sfumature, gioca con i colori del Natale – dal rosso intenso, all’oro – e questa è una ragione in più per regalare una bottiglia di vino da condividere con le persone più care in momenti speciali.
La ricetta e il piatto della tua regione che non devono mancare per le feste, e il giusto abbinamento: raccontaci un tuo vino e una ricetta per il pranzo di Natale e uno per Capodanno.
Durante le feste invernali non possono mancare i dolci regionali tradizionali, e proprio in questo periodo in tutta Italia alcuni dolci valicano i confini di origine per divenire dei classici sulle tavole della festa. Quindi da Bolzano a Palermo potremmo trovare cantucci e ricciarelli, accompagnati da uno scintillante, dorato, opulento, morbido Vin Santo di Carmignano, meglio se invecchiato.
Per i lauti fasti del pranzo natalizio naturalmente un Carmignano, servito alla giusta temperatura di 18-20°, stappando la bottiglia almeno due ore prima di consumarla in modo che sia perfetta l’ampiezza dei suoi profumi
Vini in degustazione:
“Terre a Mano” Carmignano DOCG 2015
“Terre a Mano” Carmignano DOCG 2016
“Sassocarlo” BiancoToscano IGT 2017
“VinSanto di Carmignano” 2010
Fattoria di Bacchereto – Via Fontemorana 179 – Carmignano (Po) – 055 8717191