Siamo sulle colline di Cerreto Guidi, borgo rinascimentale sulla via francigena in provincia di Firenze non distante da Pisa, Lucca e Siena. L’azienda agricola svolge l’attività in spazi che in passato ospitavano l’antica Fattoria di Corliano; luogo ricco di fascino, sapori e sensazioni di un tempo, uno scenario magico tra vigneti e uliveti. Il nome deriva e prende spunto dalla prima famiglia nobiliare insediata nella zona ancor prima dei Medici. Nella regione del Chianti, vicino al Montalbano e al Tirreno, Colle Adimari è immerso nel dolce paesaggio rurale tipico toscano con vigneti, oliveti, alberi da frutto, cipressi e fiori di campo. Il “terroir” è un perfetto connubio fra clima e terreno e la complessità del suolo, a tratti sabbioso, a tratti calcareo e più limoso, conferisce ai vini una inconfondibile connotazione.
Virginia, finiti gli studi in marketing e dopo esperienze lavorative nella moda, ha deciso di seguire la tradizione di famiglia, da due generazioni nel mondo del vino. Alle spalle, il fratello Niccolò, che segue i conti dell’azienda e Marco, compagno delle elementari con trascorsi in realtà del settore e con un bagaglio ricco di valori legati alla terra. Ettorino è la mascotte e dose quotidiana di allegria anche durante le giornate più impegnative; colui che decisamente gode a pieno dei piaceri del luogo con interminabili dormite al sole e corse nel verde.
Parliamo con Virginia del suo paesaggio e il rapporto con il mercato.
Il vino e il paesaggio, la natura e il rapporto con la città: per completare il successo del vino italiano sui mercati mondiali credi che ci sia ancora tanto lavoro da fare in vigna e in cantina o il cambiamento deve avvenire ad altri livelli?
Con la crescita progressiva delle relazioni e degli scambi internazionali, il superamento delle barriere materiali e immateriali, la circolazione di conoscenze, idee e tecniche di produzione e gestione diverse, il mercato del vino a livello mondiale ha subito una profonda mutazione dei confini. Stiamo assistendo ad un processo sempre più diffuso di internazionalizzazione delle imprese e, soprattutto, all’affermarsi sullo scenario globale di nuovi attori, con inasprimento della competizione. In questo contesto, il successo per le aziende medio piccole italiane è puntare sulla qualità, l’identità e l’originalità dei prodotti stimolando la curiosità della domanda per produzioni di nicchia, liberandosi così dall’oppressione del prezzo inteso come principale fattore competitivo. I vitigni autoctoni, con la loro specificità e unicità consentono di ottenere un vantaggio competitivo poco imitabile basato sulla differenziazione e dovranno essere la punta di diamante delle attività. Non basta un lavoro accurato in vigna e in cantina, ma la valorizzazione del territorio deve essere anche comunicata nel modo giusto.
I tuoi vini e i classici della cucina milanese: cotoletta alla milanese, cassoeula, mondeghili, rustin negaà, risotto con ossobuco…piatti con belle grassezze, contrasti acidi sapidi e burrosità particolari, scegli il tuo preferito e abbinaci un tuo vino!
Il piatto scelto è la classica cotoletta alla milanese. A lei abbino il nostro sangiovese in purezza “Due su Due”. Un sangiovese atipico, fresco e ricco di carattere il cui punto di forza è sicuramente l’aspetto aromatico. Dal buon volume e la bilanciata acidità, credo sia un ottimo compagno di abbinamento per intensità e pulizia.
Vini in degustazione
“Due su Due” IGT Toscana sangiovese 2017
“Lanfora” IGT Cabernet sauvignon 2016
Chianti Docg Governo all’uso toscano 2016
Colle Adimari Chianti Riserva 2015
“Rasente” IGT Toscana merlot 2015
Colle Adimari – Via di Corliano, 30 – 50050 Cerreto Guidi (FI) – 0571 55545 – info@colleadimari.it