Champagne Louis Roederer, Champagne Théophile, Terrabianca e Castello di Nieve con Sagna da Hard Rock Cafe

La Società, fondata nel 1928 dal Barone Amerigo Sagna, fin dai suoi inizi si è specializzata nell’importazione e distribuzione di vini, liquori e distillati d’altissima qualità. Negli ultimi anni, ha prevalso la ricerca dei vini e distillati più prestigiosi, per essere un punto di riferimento per tutti coloro che aspirano al meglio. Questa politica rigorosa, che rifugge le mode passeggere e i facili volumi, ha portato a distribuire prodotti a volte di piccolissimo mercato, spesso molto rari, ma altamente sofisticati e ricercati: lo Champagne Cristal, i vini della Romanée Conti, il Baron de L, i grandi Châteaux di Bordeaux, i preziosi Vintages
In un mondo dominato da colossi multinazionali, un produttore indipendente, per veder prosperare la propria azienda, deve produrre la più alta qualità possibile e rivolgersi a consumatori raffinati che aspirano ad uno stile di vita superiore. La Società Sagna, in cui lavorano tuttora i discendenti del fondatore, è rimasta indipendente e importa e distribuisce solamente vini e liquori prodotti da Società familiari in grado di dare le massime garanzie di serietà, qualità e continuità nel tempo.
Per questa edizione rock di God Save The Wine da Torino Massimo Sagna ci porta quattro aziende che vale la pena scoprire o riscoprire…

Vino e Rock, quali i punti a comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perché tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Per Sagna S.p.A. il vino è in primis Champagne. Ammettiamo poi una certa predisposizione all’ascolto di musica Rock. Questi due mondi hanno svariati punti in comune. Entrambi sono colonne sonore per il piacere dei sensi, divertimento, gioia da condividere con amici e parenti. Il tempo dell’ascolto è un elemento aggregante che arreda i momenti conviviali come un concerto o una degustazione. Rock è trasgressione, atmosfera, ritmo e dinamicità caratterizzato da stili tradizionali e innovativi. Il vino è lo stesso e può esser consumato in un momento di festa particolare e non o semplicemente con una persona speciale. Entrambi sono dei punti d’incontro e di conoscenza adatti a tutte le età. Rock e vino sono come alberi colorati e profumati con ramificazioni molteplici, leggere, classiche ed intense che per la loro estensione abbracciano i gusti dei giovani, di businessman, di giovani coppie e senior.
VINO – Un vino tradizionale e moderno capace di parlare con i Millennials è la Barbera d’Alba DOC 2015 del Castello di Neive. L’azienda fondata agli inizi degli anni ’60 dall’ingegnere Stupino vanta una proprietà di 60 ettari di cui 27 a vigneto e 20 a noccioleto. Al bicchiere rosso rubino molto vivo con riflessi violacei. Il naso è vinoso con note fruttate fresche che ricordano i frutti rossi ben maturi. Al palato il gusto è fresco, equilibrato con acidità presente ma ben integrata e compensata dalla morbidezza.
Cucina Southern Comfort Food e vino pare un matrimonio davvero difficile… c’è un tuo vino ideale per qualche abbinamento alla cucina dell’Hard Rock Cafè? (esempio il legendary burger con salsa barbecue, gli involtini vegetariani, le costine di maiale in agrodolce, i nachos formaggio e peperoncini…)
Per una cucina così sensoriale e moderna, il Viognier La Fonte 2015 della cantina Terrabianca. Un vitigno internazionale che sorge in suoli composti da strati di gesso, sabbia e argilla di origine Paleozoica e Mesozoica. Un vino con sentori floreali di acacia, albicocca, ananas e mango con gusto avvolgente, rotondo che per la sua vena sapida ben si presta se accostato a un piatto di involtini vegetariani.
Vino e Rock, se un tuo vino fosse una canzone rock quale sarebbe? (faremo una compilation su Spotify con le vostre selezioni!)
Amiamo il Theophlie Rosé! Uno dei nostri preferiti è lo Champagne Louis Roederer Brut Premier. Non basta una canzone ma più tracce per raccontarlo… Eccole:
Bruce Springsteen – Surprise Surprise
Oasis – Champagne supernova
Jet – Are you gonna be my girl

Champagne Louis Roederer
La Maison Roederer nata a Reims nel 1776, è ancora oggi a gestione familiare, sotto la guida di Frédéric Rouzaud pronipote della sorella di Louis Roederer, figlio dell’omonimo fondatore che nel 1883 diede il nome alla cantina. Il fatto che la proprietà sia ancora unica è un elemento distintivo determinante in Champagne, perché ha fatto si che le tradizioni enologiche di questo prodotto unico arrivassero a noi secondo quanto tramandato di padre in figlio. Famosa in tutto il mondo per il Cristal, lo Champagne che fece innamorare lo Zar Alessandro II nel 1876, vanta oltre 200 ettari di vigna, per la maggior parte pinot nero e chardonnay classificati principalmente tra Grand e Premier Cru, che garantiscono la quasi totalità del fabbisogno d’uve. Questo fatto, oltre a spiegare il meritato appellativo di “Champagne de propriétaire” consente all’azienda di mantenere costante la ricerca del miglior risultato qualitativo e la riconoscibilità del gusto come stilema di produzione e garanzia di eccellenza.
Per la nostra serata avremo il Brut Premiere, l’incarnazione dello stile Louis Roederer: l’apporto dei “Vins de Réserve” conferisce al Brut Premier una rotondità ed una complessità che con quattro anni di invecchiamento in cantina (ben oltre la media degli Champagne) si affinano in un equilibrio perfetto, un bouquet ricco e un profumo sottile.  E’ ottenuto da Pinot Noir 66%, Chardonnay 34% dal colore oro pallido e vivido, una spuma bianca esuberante con profumo intenso, di grande distinzione, con sentori di artemisia, incenso ed alloro, note di tiglio, muschio e miele selvatico. Al gusto sapore armonico e gradevole, con elegante fondo di mandorla tostata e mela renetta matura che si sofferma a lungo in bocca.

Vino in degustazione:
Champagne Brut Premiere

Champagne Théophile (Reims)
Lo Champagne Théophile di oggi, è il degno erede di quello Champagne “Théo” che conobbe gloria negli anni trenta, quando era lo Champagne degli artisti e dei nottambuli di Montparnasse. Théophile è oggi elaborato da Louis Roederer nel rispetto dello stile che ne determinò il successo. Non deve essere considerato un “secondo vino” di Louis Roederer. I secondi vini sono molto spesso geneticamente molto simili ai loro grandi ispiratori, mentre Théophile vanta una “ricetta” personale, che lo distingue nettamente dagli altri della gamma Louis Roederer. La cuveè rosé che assaggiamo è composta da 33% Pinot di Meunier – 33% di Pinot Noir – 33% di Chardonnay e si presenta con un colore rosa pastello sfumato da riflessi bronzei. Al naso è fresco diretto e fruttato tra melograno e fragola mentre al gusto è ampio, netto e purissimo nel frutto e nel confetto vanigliato.

Vino in degustazione:
Champagne Brut Rosè

Champagne Louis Roederer – 74 Rue Savoye  – 51100 Reims, Francia – 326 076140 – www.champagne-roederer.com

Terrabianca (Strada in Chianti)
Una zona come Radda si prefigura da qualche anno come modello territoriale che ha saputo reagire al meglio alla crisi puntando su storia territorio e Sangiovese, dando vini minerali freschi, sapidi e dotati di un frutto particolare molto riconoscibile nel variegato mondo del Chianti Classico. Proprio a Radda troviamo Terrabianca, 51 ettari in gran parte reimpiantati dal 1988 ad oggi con ben 12 cloni di sangiovese diversi e altre uve bianche intriganti che danno vini territoriali saporiti e eleganti. Tra queste il Viogner, uva del Rodano che non solo in Francia riesce ad esprimersi con eleganza e distinzione, come dimostra La Fonte, un sorprendente sapido e carnoso bianco che non perde mai di vista la freschezza e il piacere di farsi bere.

Vino in degustazione:
La Fonte Viogner 2015

Terrabianca – San Fedele a Paterno I – 53017 Radda in Chianti (Siena) – www.terrabianca.com

Castello di Neive
L’azienda agricola Castello di Neive è stata fondata agli inizi degli anni ’60 dall’ingegnere Italo Stupino e vanta una proprietà di 60 ettari di cui 27 a vigneto e 20 a noccioleto. L’invecchiamento dei vini avviene in cantine moderne, mentre un tempo il noto enologo Louis Oudart produsse con le uve nebbiolo un vino secco, che con il nome “Neive’’ ottenne una medaglia d’oro all’Esposizione di Londra del 1862. L’azienda produce circa 170.000 bottiglie e possiede tra le migliori vigne del Piemonte nelle varie denominazioni e terroir d’eccezione. I vini sono curati dall‘enologo Claudio Roggero coadiuvato dall’esperienza di Gianfranco Cordero. Per la Barbera le uve provengono da vigneti diversi, tutti di proprietà e coltivati con le stesse attenzioni e poi raccolte insieme. Le esposizioni variano da Sud-Est a Sud-Ovest, con altitudine da 240 a 280 metri s.l.m. L’età media dei vigneti è pari a 35 – 40 anni. Un rosso rubino molto vivo con riflessi violacei, al naso vinoso con note fruttate fresche che ricordano i frutti rossi ben maturi. In bocca è vino fresco ed equilibrato con acidità presente ma ben integrata e compensata dalla morbidezza.

Vino in degustazione:
Barbera d’Alba DOC 2015

Castello di Neive -Via Castelborgo, 1 – 12052 Neive (CN) – 0173.67171 – info@castellodineive.it – www.castellodineive.it