Le prime due edizioni del nostro festival hanno raccolto un successo quasi inatteso. Centinaia di persone tra addetti ai lavori e soprattutto giovani curiosi e appassionati non solo di vino ma semplicemente in cerca di un modo diverso di passare una serata si sono uniti a noi nelle serate di Giugno e di Luglio. Tempo però di pensare all’autunno alle porte, con un mondo del vino in fermento come non mai, ecco di cosa parleremo nel numero di Firenze Spettacolo in edicola oggi e soprattutto cosa berremo nella location più inconsueta e spiazzante che abbiate mai conosciuto…
E’ stato caldo questa Estate e ci ha aiutato a capire quanto un bel vino possa sottolineare i bei momenti estivi delle nostre vite e adesso chiediamo di nuovo al vino di allietare il nostro autunno e i primi freddi o quantomeno le prime serate fresche da passare ancora fuori.
Vino che ha bisogno di recuperare terreno forse sulla birra in quanto a comunicazione e al modo di stare al passo con i tempi.
Ne parleremo al Mercato Centrale durante la grande manifestazione fiorentina WineTown il prossimo 2 Ottobre, ma già qui con le nostre Wine People, i produttori protagonisti, chiediamo se per caso ci sono nostre colpe nel presentare il vino, se davvero lo abbiamo reso così lontano e borioso da essere tolto sempre più spesso dalle nostre tavole come dicono alcuni recenti sondaggi.
Comunicazione oggi significa web, social network, Facebook e la sua invasione della nostra privacy. Scontato che il vino non ne rimanesse immune, meno scontato quanto abbiamo scoperto ovvero che il mondo del vino è sempre più vicino alla rete e ai suoi potenziali clienti e bevitori. Comincia a parlare 2.0 con tutti noi, ma siamo disposti ad ascoltare quanto ci dicono? Intanto nelle nostre risposte avremo qualche buon suggerimento di navigazione.
Domanda rituale sui vini della stagione ma risposte mai banali con resistenze bianchiste, proposte innovative (mai pensato di pranzare o cenare solo con vini dolci e poco alcool? ad esempio fois gras , tonno o formaggi con un moscato) e grandi classici come i rossi toscani (Montepulciano e il suo Nobile il Brunello da Montalcino) e i rossi piemontesi con un grande Barbaresco.
Per la prima volta a God Save The Wine un vino dolce leggero ma incantevole come il Moscato d’Asti in una versione coraggiosa nelle scelte e commovente nei risultati.
In questa edizione allarghiamo la nostra tavola e accogliamo oltre finalmente a due aziende piemontesi (Barabaresco e Moscato d’Asti) anche i piccoli miracoli di gusto e concentrazione di Acetaia Giusti, con ricette attenzioni e abbinamenti insoliti capaci di esaltare il gusto delle nostre vite.
Le mode contano ancora nel vino purtroppo e farne le spese oggi paradossalmente sono i tanto amati invocati e utilizzati ovunque vitigni internazionali, uve francesi soprattutto che hanno conquistato i favori della critica prima e dei consumatori poi. Adesso invece si assiste ad un poderoso ritorno delle varietà nostrane, spesso a discapito di grandi risultati ottenuti unendo il meglio dei mondi italiano e francese e con eccessi di particolarismo e ricerca del vino strano ad ogni costo. Forse sarebbe utile smettere di pensare a quali uve compongono un grande vino e concentrarsi su dove e come quel vino viene prodotto, i grandi terroir e zone vinicole spesso rendono autenticamente italiane come espressione uve che non lo sono state in origine.
Il nostro festival quindi prosegue martedì 21 Settembre nella spettacolare serra del Giardino dell’Orticoltura, in mezzo alla farfalle!, e speriamo che voi continuiate a seguirci con l’entusiasmo delle prime volte. Noi ce la metteremo tutta per darvi una serata con grandi vini e personaggi da incontrare con quel tocco di magia che la nostra location può ispirare…
Nei prossimi giorni conosceremo meglio Antica Fratta Franciacorta, Feudo Principi di Butera, Capannelle, Albino Rocca, Ca’ d’Gal, Tenuta Spuntali Angelini, Castelvecchio, Lanciola, Acetaia Giusti, Salcheto, Bulichella…ovvero i grandi protagonisti di questa serata speciale.