Petrolo

Tra le aziende protagoniste a UN ATTO DI… VINO, l’evento di giovedì 23 gennaio 2025 di God Save The Wine a Palazzo Portinari a Firenze, da Atto di Vito Mollica, 1 stella Michelin

Prevendite per il pubblico > https://www.firenzespettacolo.it/store/negozio/eventi/un-atto-divino-god-save-the-wine-a-atto-di-vito-mollica-giovedi-23-gennaio-2025-ore-19-31/

Nel 2016 sono stati celebrati i 300 anni della denominazione Valdarno, DOC tra le più antiche d’Italia. Non male, per una zona che molti faticano ad individuare su una cartina della Toscana. Eppure la storia, i premi e i grandi punteggi si sono dati appuntamento molto spesso da queste parti, come nel caso di Galatrona, il merlot del Valdarno di Sopra che prende il nome dalla torre che svetta in mezzo a 300 ettari di bosco, poco fuori Terranuova Bracciolini.
La Tenuta di Petrolo si trova su un pezzo dell’antica Cassia Vetus, una terra che ha allevato menti illuminate e geniali come Masaccio, Poggio Bracciolini, Piero della Francesca. Qui da sempre è stata coltivata la vite oltre a tantissimo ulivo, un terreno povero e sassoso, poco adatto ad un’agricoltura di quantità. La produzione confluiva principalmente nel Chianti “Putto” (vecchio nome che designava le zone esterne al Chianti Classico) e così era anche per il Chianti di Petrolo, molto più che discreto grazie anche all’apporto di Giulio Gambelli amico di battute di caccia del padre di Luca Sanjust, ingegnere romano specializzato in ponti e strade che aveva acquistato la tenuta per i soggiorni in campagna. E’ per questo che oggi Luca non esita a chiamare Giulio Gambelli il padre di Galatrona: fu appunto lui a suggerire di piantare il merlot su un banco di argilla che interrompeva la collina di galestro del vigneto a sangiovese più importante dell’azienda.
La famiglia Sanjust punta anche sul Sangiovese di Petrolo da sempre usato nel Torrione ma che oggi ha un’espressività diversa e più profonda grazie al cru Bòggina e Bòggina Anfora, sangiovese in purezza affinato in anfora. Bòggina B (Bianco) è prodotto da piante di Trebbiano toscano selezionate nel Valdarno e messe a dimora negli anni ‘70 nel vigneto “Poggio” e recentemente ripiantate sotto il vigneto “Bòggina” utilizzando gli stessi cloni originali.
Ultimo amore ma non meno curato e approfondito il lavoro sul Trebbiano del Valdarno , vitigno e vino conosciuto sin dal ‘300 per la sua qualità tant’è vero che veniva mandato al papato a Roma e alle corti di Firenze. Dal 2014, in omaggio ai grandi vini bianchi del passato prodotti in zona, nasce il Bòggina B.
Una delle frasi preferite da Luca è “fare il vino è lottare contro l’entropia per non togliere troppa perfezione del chicco d’uva, mano dell’uomo che aggiunge bellezza, un 20% di apporto alchemico che prova a trasformare in bontà e cultura un prodotto naturale”.
A voi verificare se ci è riuscito anche con questi vini!

Il 2025 sarà l’anno del serpente di Legno per l’Oroscopo cinese un segno che simboleggia saggezza tranquillità e stabilità e durante il suo anno dovremmo essere tutti più scaltri e astuti potenti ma in maniera sottile. Raccontaci quale dei tuoi vini ha queste caratteristiche e perché!
Il Galatrona, perché è un vino sottile ma potente allo stesso tempo ed è un Merlot toscano, anzi chiantigiano, quindi astuto per antonomasia.
Saremo in casa di un grandissimo chef con alcune iconiche preparazioni quali dei vostri vini si abbina meglio ai piatti di Vito Mollica?
Bòggina Anfora, Per la sua duttilità estrema. È un vino a tutto pasto, soprattutto per una cucina come quella di Vito Mollica, raffinata ma sempre legata al territorio ed ai suoi particolari prodotti.

VINI IN DEGUSTAZIONE
Bòggina A DOC VAL D’ARNO DI SOPRA Sangiovese Vigna Bòggina 2021
Bòggina C DOC VAL D’ARNO DI SOPRA Sangiovese Vigna Bòggina Riserva 2021

 

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Petrolo Società Agricola s.s – Loc. Petrolo 30 – Mercatale Valdarno – 52021 Bucine (AR) – tel 055 9911322 – www.petrolo.it