Fontanafredda è probabilmente l’unica azienda al mondo ancora esistente fondata da un Re. Venne fondata infatti da Vittorio Emanuele II nel 1858 ed è da sempre più che una semplice cantina una comunità unita intorno al rispetto della terra: attualmente conta 120 ettari di viticoltura biologica, comprensivi di 5 diversi cru di Barolo, che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, 170 collaboratori e 285 conferenti uniti intorno ai valori della terra. Possiede i suoi vigneti di Nebbiolo da Barolo all’interno di 5 MGA (menzioni geografiche aggiuntive) differenti. A Serralunga d’Alba, Meriame, Parafada e Fontanafredda, nella quale si trovano tre delle vigne più storiche: La Rosa, vigna con 70 anni di continuità di produzione, Vigna San Pietro e Vigna Bianca. Sempre a Serralunga l’MGA Lazzarito e a Barolo l’MGA Paiagallo, dalle quali rispettivamente nascono le vigne di La Delizia e La Villa, risalenti all’epoca reale volute da Emanuele Alberto, figlio del primo Re d’Italia, e che con la magnifica vendemmia 2019 Fontanafredda ha deciso di cominciare a imbottigliare separatamente con etichette a tema Rinascimento. Tutto questo al culmine di una rinascita della cantina cominciata nel 2009 con la ristrutturazione del Villaggio Fontanafredda che oggi ospita una Fondazione culturale, tre hotel e due ristoranti. Parallelamente arrivano i primi attestati di riconoscimento sulla qualità: nel 2012 il Barolo la Rosa 2008 entra nella Top 100 di Wine Spectator, come uno dei vini più buoni al mondo, e finalmente, dopo 160 anni, nel 2017, il sogno diventa realtà quando la rivista americana Wine Enthusiast nomina Fontanafredda “Cantina Europea dell’anno”.
“Se è vero che c’è bisogno di un nuovo Rinascimento, esso avviene nelle persone, che ricercano nuovi sentimenti; avviene nell’approccio in questo caso più sostenibile, che da noi in agricoltura significa biologico. Ma anche nelle riscoperte, nelle rinascite. Da 165 anni siamo pionieri e ci poniamo come obiettivo quello di celebrare al meglio il carattere di ogni singolo vino, attribuendogli la capacità incondizionata di essere messaggeri del territorio.” Andrea Farinetti, riassume così la filosofia perseguita da Fontanafredda e risponde alle nostre domande sulla prossima estate:
Una primavera molto particolare conferma il cambiamento climatico: come stanno reagendo le viti in questo clima? Quale è il vino dei tuoi che ha beneficiato maggiormente di questo clima? O c’è addirittura un vino che prima non avresti mai potuto fare?
Il cambiamento climatico ha comportato un anticipo del germogliamento e dell’inizio della vendemmia di 10 e 15 giorni rispetto agli scorsi anni. Inoltre si è verificato un allungamento del ciclo vegetativo, posticipando il periodo di riposo della vite. I vigneti che hanno maggiormente beneficiato di questo cambiamento sono i vigneti tardivi, come il Nebbiolo, perché grazie all’anticipo della raccolta di 10-15 giorni, viene ridotto il rischio di danneggiamento dal maltempo che sovrasta la fine di ottobre, raggiungendo la perfetta maturazione.
Abbinamento al luogo e/o al piatto: il più bel posto dove vorresti che fosse bevuto un tuo vino in questi mesi estivi e un abbinamento insolito con un piatto che dovremmo provare.
Immagino una terrazza al tramonto, con vista mare, la brezza marina che dona una piacevole freschezza e un gruppo di persone felici e sorridenti che chiacchierano tra loro. Il tutto accompagnato dal nostro Alta Langa Blanc de Blancs in abbinamento ai tacos con tartare di salmone e salsa guacamole o polpo scottato su crema di ceci al profumo di rosmarino.
Estate tempo di tormentoni: una canzone che si abbini ad un tuo vino (ne ricaveremo una compilation GSTW su Spotify!).
“L’estate addosso” di Jovanotti.
VINI IN DEGUSTAZIONE
Alta Langa DOCG Limited Edition 2019
Alta Langa DOCG Blanc de Blancs 2019
Colli Tortonesi DOC Timorasso Derthona 2021
Roero Arneis DOCG Pradalupo 2022
Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba 2019
Fontanafredda – Via Alba, 15 – Serralunga d’Alba (CN) – www.fontanafredda.it
