Sartori nasce alla fine del 1800 dalla verve imprenditoriale di Pietro Sartori, personalità eccentrica, geniale commerciante. Le sue giornate trascorrevano fra mille imprese differenti. Un turbinio di interessi che trovava perno nella conduzione della sua trattoria. È l’ultimo scorcio del 1800 e rappresentava un indirizzo irrinunciabile per commercianti, uomini d’affari e piccoli industriali, ai quali non faceva mancare un ottimo vino Veronese Rosso, come al tempo veniva definito. Fu proprio l’albergo e la sua posizione strategica a trasformare Pietro in un commerciante di vino: la mescita giornaliera e la vendita diretta ne rendevano urgente l’approvvigionamento. Così, nel 1898 acquistò la sua prima vigna a Negrar. Regolo è degno figlio di quel padre. Crede nell’azienda, ha grande passione per il vino e spende ogni energia per consolidare e rendere ancora più autorevole la presenza della Sartori sul mercato. Il quartier generale è sempre Villa Maria, investimento del nonno Pietro.
Oggi Sartori è un’azienda di successo dalla vocazione internazionale, che realizza oltre l’80% del suo fatturato in più di 50 Paesi: Europa, America, Russia, Sud Est Asiatico. Quel motto “di Verona” e la fiera presenza di Cangrande della Scala che campeggiano sul logo, certificano il profondo e indissolubile legame con luoghi, storia, bellezza e eleganza di una delle città più visitate al mondo. È questa la vera “innovazione” di Sartori: adattare i vini al proprio modo di essere, senza cedere alle mode. Ma soprattutto è la soddisfazione di entrare in contatto con la natura tanto amata della terra veronese.
Quale è il tuo vino che più incarna lo spirito “maggese”?
C’è un vino a cui noi siamo molto affezionati che è il Marani Bianco Veronese IGT. Un vino che abbiamo fortemente voluto per celebrare la figura di Fernanda Marani, moglie di Regolo Sartori, una donna elegantissima e di forte personalità. Quando abbiamo iniziato 20 anni fa a pensare a questo vino, abbiamo voluto omaggiare il ricordo di questa donna affascinante. Abbiamo pensato a un varietale autoctono della zona veronese, la Garganega, ma lavorata con uno stile più libero. Un vino bianco intenso, che si ispira alla tecnica dell’appassimento tradizionalmente utilizzata per le uve rosse dell’Amarone e del Recioto della Valpolicella. Abbiamo dedicato un singolo vigneto di 9,5 ettari, chiuso nell’abbraccio di un antico brolo a Colognola ai Colli. Il 30% delle uve appassiscono per circa 20-30 giorni. La parte di uve fresche invece, dopo la pigia diraspatura fanno una breve macerazione. Il tutto viene assemblato e affina per metà in vasca sulle proprie fecce fini e una parte in botti di rovere. Nasce un vino dall’anima fortemente gastronomica, ricco è complesso, ma nello stesso tempo fresco ed elegante.
Quali sono gli abbinamenti più azzeccati che ricordi con i tuoi vini con la cucina italiana? E con piatti esotici?
I nostri sono tutti vini fortemente gastronomici, a partire dal Soave e Lugana, fino ai Valpolicella, e accompagnano splendidamente la cucina italiana. Se pensiamo al Montegradella Valpolicella Superiore, con la sua delicatezza e morbidezza, ben si abbina alla pasta all’uovo con il ragù o agli arrosti. Il Marani invece ci stupisce sempre per la sua immensa versatilità e la sua sorprendente armonia con cibi orientali, con le spezie più intriganti e i piatti etnici del sud America o dell’Africa.
Ferve il dibattito tra addetti ai lavori post Vinitaly 2023: quale è la tua opinione in merito?
È stato un Vinitaly molto buono, con un afflusso di professionisti di buon livello per cui ci sono delle prospettive interessanti di apertura di nuovi business. È stato un bel Vinitaly, che ha ben rappresentato l’Italia.
VINI IN DEGUSTAZIONE
“Corte Brà” Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2015
“Regolo” Valpolicella Ripasso classico Superiore DOC 2020
“Montegradella” Valpolicella Classico Superiore DOC 2020
“Marani” Bianco veronese IGT 2021
Casa Vinicola Sartori S.p.A. – Via Casette di S. Maria 4 – Negrar in Valpolicella (Vr) – 045 6028011 – sartorinet.com
