Una delle ville più celebri di Toscana, meta agognata di ricevimenti e cerimonie di alto livello ad un passo di Firenze, ha una storia gloriosa e lunghissima ma ben pochi la conoscono per i suoi vini che sono sempre stati più celebri all’estero che in patria. Dal 1933 la Tenuta appartiene alla famiglia Marchi con i suoi quasi 400 ettari di cui 25 a vigneto. Nel corso dell’ultimo decennio i fratelli Marchi hanno dato nuovo impulso all’azienda, ristrutturando i vigneti e la cantina, con la volontà di produrre vini d’eccellenza.
A Collazzi il microclima è mediamente più caldo e asciutto della zona circostante: una parte della proprietà giace in un naturale anfiteatro, esposto a sud-ovest. La forte insolazione e l’alta temperatura diurna consentono alle produzioni agricole una maturazione completa e costante negli anni. Le viti e gli olivi, allevati in coltura specializzata per la produzione di un prezioso extra vergine d’oliva, occupano 120 ettari di proprietà. Inoltre Collazzi si dedica all’allevamento delle api, da cui ottiene una piccola produzione di miele integrale. La natura dei suoli di Collazzi, sabbiosa e argillosa, ricca di calcare, con uno scheletro roccioso abbondante, e non eccessivamente fertili, ha portato a piantare principalmente uve cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc, petit verdot, e solo in parte, il tradizionale Sangiovese (nei vigneti a Mercatale, il Chianti Classico “Bastioni”). Questa scelta varietale, assieme al microclima temperato della zona, permette di ottenere vini suadenti, fruttati, e complessi ogni anno a maturazione ottimale grazie alle grandi riserve idriche, pozzi e laghi parte della tenuta.
I vigneti, gestiti e seguiti (così come la cantina) da Alberto Torelli, anima dell’azienda agricola da quasi vent’anni, sono piantati a una densità di oltre 6.150 piante a ettaro, allevati sia a cordone speronato sia a guyot, con un carico di gemme ridotto, per garantire uva di qualità e concentrazione.
Da scoprire la Locanda Collazzi, circondata dalla bellezza della campagna toscana, per offrire l’eccellenza del cibo e del vino amalgamati ad una vista mozzafiato su Firenze. Il menu è della chef Angela Tucci con ingredienti freschi e stagionali, prodotti tipici regionali che garantiscono la migliore qualità dei piatti.
E’ stata l’Estate più calda di tutti i tempi, il cambiamento climatico è ormai ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Quali dei tuoi vini sono cambiati e come?
A Collazzi già a fine anni 90 abbiamo impreziosito la nostra precisione agronomica con irrigazione a goccia su tutti i vigneti atti ai nostri IGT TOSCANA, questo già in annate molto siccitose (come la 2003 e la 2017) ci ha permesso di allungare il periodo vegetativo della pianta, per mantenere la parete fogliare sempre attiva. Dal 2012 sul nostro vigneto unico di Fiano (2.5ha atti a Igt Toscana Fiano) abbiamo introdotto il sistema di irrigazione a pioggia (aspersione dall’alto con effetto nebulizzato) che ci permette sia di irrigare quando necessario ma anche di diminuire le temperature diurne sulla parete fogliare, così da limitare anche l’evapotraspirazione fogliare.
La cucina fresca e brillante a base mozzarella e prodotti italiani di Obica Mozzarella ci metterà davanti molte opzioni di abbinamento: consigliaci uno o più vini perfetti per una ricetta di cucina classica italiana e uno per una ricetta “creativa”.
I nostri vini si abbinano tutti sia alla cucina toscana che a ricette più gourmet, ma sicuramente il nostro Chianti Classico risulterà più popolare su una tagliata di manzo o su un primo/secondo di carne, mentre il nostro Fiano in purezza sorprenderà le forchette più audaci, accompagnando benissimo sia mare che terra.
Vini in degustazione
Otto Muri 2021 IGT Toscana
Collazzi IGT Toscana 2019
Libertà IGT Toscana 2019
Bastioni dei Collazzi 2020
Fattoria I Collazzi Societá Agricola – via Colleramole, 101 – loc. Tavarnuzze – 50023 Impruneta (Fi) 055 2374902 – www.collazzi.it