Tenuta di Fessina è un progetto emozionale, che nasce sulla scia di un innamoramento di Silvia Maestrelli per questa terra ricca di contrasti. Nel 2007, la produttrice toscana recentemente scomparsa, acquista un vecchio vigneto di Nerello Mascalese risalente al secolo scorso. Al centro del vigneto, un vero scrigno: un palmento del Settecento in pietra lavica, con l’antica “chianca” – torchio per la pressatura delle vinacce – ancora intatta. I’ vigne di Fessina, come la gente di queste terre chiama da sempre la tenuta di Rovittello, nel Comune di Castiglione di Sicilia, raccontano bene la cura e l’amore con cui sono state coltivate e conservate dai precedenti proprietari, a cui è stato dedicato il cru di Nerello Mascalese Il Musmeci, ETNA DOC Rosso. A colpo d’occhio, Fessina appare come un vero giardino dai frutti d’oro o un bosco nano di brillanti chiome verdi spettinate dal vento nutriente della Montagna di fuoco, incastonato tra due fertilissime colate laviche, con alberelli centenari avvitati su loro stessi ed espressivi come sculture naturali. Impossibile non innamorarsene a prima vista. Oggi che Silvia non c’è più l’azienda prosegue con rinnovato vigore con Jacopo Maniaci, factotum e direttore, ambasciatore dell’Etna e del suo magnifico territorio. Per gli appassionati di vini vulcanici una serata da non perdere: in degustazione lo splendido A’ Puddara! un vino ottenuto da un vigneto di 70 anni ad alberello di carricante; piantato a Est da Viagrande nasce in alto perché unica uva che matura(va) qui: da sempre poco aromatico che porta tanto malico e i contadini usavano fermentarlo in botti da 100 hl con tanto tempo su fecce, in maniera da avere una malolattica spontanea per un prodotto più bevibile ad una vinificazione in acciaio. Tuttora viene fermentato in legno, malolattiche svolte però solo per un 20% per ricordare Etna Storica, solo 10mila bottiglie. Ha note di papaya, mango e passion fruit, poi mandarino, cedro, zest, timo limonato e poi altro lato più gessoso: al palato resta quasi solo iodio, decisamente persistente, da abbinare con una ostrica dolce e ghiaccio o spaghetti con tartare di scampo o carne bianca.
Sono distribuiti in Italia in esclusiva da Compagnia del Vino. Risponde alle nostre domande Jacopo Maniaci.
Emergenza acqua e caldo come affronta la tua azienda il “nuovo” clima che si sta profilando?
Il cambiamento climatico non ha ancora impattato in modo negativo il territorio etneo che ne risente positivamente esaltando la componente minerale dei nostri vini. Il microclima ancora oggi consente forti escursioni termiche e molte piogge rispetto al resto della Sicilia. L’Etna rimane, grazie all’attività vulcanica e all’altitudine, una zona abbastanza sicura e poco siccitosa, nonostante annate più critiche come la 2017 o quella attuale dove probabilmente non avremo più di 400ml di pioggia. Abbiamo vigneti antichissimi con un’età media che talvolta supera i settant’anni. A Puddara in particolare è ottenuto da una vigna storica ad alberello, perfettamente acclimatata che reagisce bene ai repentini mutamenti con apparati radicali che consentono una vegetazione solida e forte. In generale riteniamo che il caldo eccessivo non sempre sia un plus in vendemmia e comunque anche in annate difficili riusciamo sempre ad ottenere 5-6 q/ha di straordinaria qualità.
Abbinamento di luogo o al piatto: il più bel luogo dove vorresti che fosse bevuto un tuo vino in questi mesi estivi e un abbinamento insolito con un piatto che dovremmo provare.
Sicuramente in barca, al tramonto sulla Baia di Pollara Salina, una delle spiagge più belle. L’abbinamento è semplice e del territorio: uno spaghettone artigianale con bottarga, scorza di limone e finocchietto selvatico.
Estate tempo di tormentoni: una canzone che si abbini ad un tuo vino (ne ricaveremo una compilation GSTW su Spotify!)
“Gun” di Scott Heron Gun.
Vini in degustazione
Erse Rosso 2020
Erse Rosato 2021
A Puddara 2019
TENUTA DI FESSINA – Contrada Rovittello – Via Nazionale SS 120, 22 – Castiglione di Sicilia (CT) – 0942 395300 – www.tenutadifessina.com