Sostenibilità e accoglienza che accompagnano vini di altissima qualità: questi i due ambiti dove Castello Banfi opera ogni giorno e in particolare nell’alta stagione turistica e di lavoro in vigna e in cantina. Ha infatti appena riaperto a Montalcino il Castello Banfi per la stagione primaverile ed è già al completo con una clientela internazionale composta soprattutto da turisti americani e brasiliani e una bella impronta alla nuova accoglienza è data dallo chef Domenico Francone che rielabora in chiave gourmet la tradizione e rende la sua cucina alla “Sala dei Grappoli” una delle migliori, non solo della Toscana ma di tutta Italia. Dal 22 aprile scorso, Giornata internazionale della Terra, è inoltre stato reso disponibile il nuovo Bilancio di Sostenibilità 2021 della cantina, uno tra i simboli più riconosciuti dell’universo Brunello e del vino di Montalcino. Si tratta della VI edizione per una realtà (dal 1978 parte della famiglia Mariani) attenta all’impatto sull’ecosistema, naturale e sociale, in cui opera. Tra le novità, l’adesione all’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality di Siena e il premio Wiswa 2021 per la sostenibilità di cui è stata insignita Cristina Mariani-May, ceo e proprietaria di Banfi, a riconoscimento della sua capacità di spinta alla responsabilità sociale d’impresa, oltre che all’impegno verso le pratiche produttive etiche e sostenibili.
In Italia poche aziende possono vantare una gamma di vini ampia e ben mirata come quella di Castello Banfi che dai cru più raffinati di sangiovese (Montalcino con il Brunello ma anche Chianti Classico) arriva fino agli spumanti di alta quota piemontesi (troverete il freschissimo Alta Langa extra brut al bianco) e che nel corso degli anni ha contribuito a far diventare trendy e imprescindibile il vermentino con la sua “Pettegola”. Di questo vino è da poco uscito nella sua versione 2021 l’edizione limitata vestita dalla grafica colorata di Van Orton Design che rende l’uccellino stavolta quasi il personaggio principale di un videogioco coloratissimo e un po’ psichedelico, che si muove in un paesaggio toscano stilizzato, tra colline, fiori, grappoli d’uva, biciclette, tramonti incandescenti. Un bella introduzione all’assaggio!
Vino e Rock, quali i punti in comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perchè tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Qualcuno ha detto che fare vino è come fare rock, non so se sia vero, di sicuro per entrambi c’è dietro un grande lavoro di squadra. La musica rock è sempre se stessa, non si può abbinare, ma si può associare. Non si può usare come sottofondo, può essere solo coprotagonista di un mostro sacro di pari livello: il vino. E questo la rende un’amica perfetta per gli amanti del vino.
Tra i tanti artisti sul nostro palco, quali sono quelli con cui ti senti più affine e perché dovrebbero bere uno dei tuoi vini?
Senza dubbio i R.H.C.P. Musica vivace, allegra, che fa ribollire il sangue nelle vene, in una commistione tra generi unica: heavy, funk, ma anche la sensualità della musica nera. La Pettegola, why not?
Nominaci una canzone degli artisti di Firenze Rocks e abbina un tuo vino, avremo la nostra compilation Wine And Rock su Spotify!
This velvet glove – Castello Banfi Rosso di Montalcino
Vini in degustazione
La Pettegola Igt Toscana 2021
Stil Novo Igt Toscana 2021
Rosso di Montalcino DOC 20
Banfi – Castello di Poggio alle Mura – 53024 Montalcino (Si) – 0577 840111 – www.castellobanfi.it
ENGLISH TEXT
Banfi was founded in 1978 thanks to the will of the Italian-American brothers, John and Harry Mariani. From the beginning, the goal of the two brothers was to create a state-of-the-art winery combined with the most advanced science in the vineyards for the production of premium wines. Together with the Mariani family, Ezio Rivella, one of Italy’s foremost enologists, who understood that due to the richness of the soils and the privileged microclimatic position, the property would have great capacity of development.
In those years, the brothers, John and Harry, also purchased Bruzzone, a historic winery in Piedmont. Founded in 1860 and specialized in the production of sparkling wines, today is known as Banfi Piemonte. The Castello Banfi estate extends to the south of Montalcino, to the borders of the Val d’Orcia. Of the 7,100 acres of land, about one third is under vine in a constellation of single vineyards, the remainder occupied by olive groves, fruit trees (mainly plums), woods and scrub. As a project dedicated to highlight the prized denominations of lower Piedmont, Banfi Piedmont represents the perfect union between the centuries-old sparkling wine tradition and a winemaking maturity experienced in the cellars. The property extends between the towns of Novi Ligure and Acqui Terme, over an area of 124 acres, of which 114 are under vine.
Its dedication to Tuscany has recently brought Banfi to new territories, among the most evocative of the region: Bolgheri, where a small estate based on the legend of the Etruscans produces a Bolgheri DOC; the Maremma, a territory dedicated to the production of Vermentino; and Chianti, most prized for the birth of Chianti Classico.
La Pettegola is the most recent white wine born at Banfi from Bolgheri and tuscan coast vineyards: is characterized by its aromatic expression, rich and delicate, as well as for its lively acidity. Straw yellow wine, with unique hints of apricot, grapefruit, and notes of Mediterranean wood; in the mouth the full and soft structure is enlivened by a rich acidity.
Excellent in combination with fish-based dishes, such as seafood salad and tuna tartare, or with vegetarian dishes such as cauliflower tart or au gratin tomatoes.