È finalmente maggio anche a Paternopoli, provincia di Avellino, sulle colline irpine abitate sin dai tempi antichissimi dai sabini quindi dai Romani con le loro legioni a fondare la città.
Il nome Nativ rappresenta le produzioni autoctone, l’origine della viticoltura italiana, il concetto di “originario del luogo”, che si concretizza attraverso la produzione di vini da uve autoctone del territorio regionale. L’azienda possiede 15 ettari di terreno vitati, lavorati secondo metodologie dove l’innovazione applicata, non prescinde dall’impiego di tecniche a ridotto impatto ambientale. Una parte rilevante delle vigne è nella zona a sud est, lungo la dorsale che unisce Castelvetere sul Calore a Paternopoli, passando per Montemarano e Castelfranci. La vicinanza dei monti piacentini e il clima continentale creano le condizioni ideali per una viticoltura pedemontana, in cui le forti escursioni termiche, tra il giorno e la notte, determinano una raccolta tardiva, con uve particolarmente ricche di polifenoli e antiossiodanti. Con più di 15 ettari di vigneto nelle aree più vocate dell’Irpinia, oggi Nativ è un’azienda solida con un costante aumento di distribuzione in Europa e nel mondo.
La vita rinasce nel vigneto e nelle città a Maggio, dedicato da sempre al culto arboreo e alla rinascita del ciclo vitale della natura. È un momento di rinascita anche per la comunicazione del vino e della voglia di assaggiarlo e approfondirlo… Quale è il tuo vino che più incarna lo spirito maggese?
Rinascere è sempre una grande emozione e chi fa parte del settore vino ha la possibilità di poterlo fare ogni anno quando arriva il mese Maggio, grazie ai magnifici vigneti che la natura ci offre. Assaggiare un vino, frutto di un’annata mai provata, è come vivere un percorso sensoriale mai vissuto, come aprire cuore e mente all’unisono con la possibilità di stimolare tutti i sensi. Quest’anno uno dei vini che meglio incarna lo spirito maggese è il nostro 5 Lustri, un rosato a base di uve aglianico vinificato in bianco, che racconta la storia dell’Irpinia e che assume una veste insolita, quasi favolosa. Un prodotto che fa venir voglia di …vivere!
Saremo a Roma e Firenze, snodi internazionali e storici, con la cucina emozionale del 25hours hotel e quella creativa-tradizionale italiana-romana dell’Hotel de La Ville con Pierangelini ai fornelli: quali sono gli abbinamenti più azzeccati che ricordi con i tuoi vini con la cucina italiana? E con piatti esotici?
Sicuramente la cucina italiana è ricca di storia e di innovazione al tempo stesso… avendo scelto 5 Lustri, un rosato, ci sentiremo di abbinarlo ad una pietanza di pesce per la nostra nazione e a una di carne bianca per la cucina esotica, delicata e semplice, a dimostrazione che un buon vino può esprimere le sue potenzialità anche con un piatto che non eccessivamente elaborato. Spigola al forno per l’Italia e pollo al curry per la cultura esotica.
Vini in degustazione
5 Lustri Irpinia Rosato DOP
Falanghina IGT Vico Riviera 99
Eremo San Quirico Irpinia Campi Taurasini DOC
Rue dell’Inchiostro Campania Rosso IGT
Nativ – Contrada San Nicola, 15 – 83052 Paternopoli (Av) – www.vininativ.it