Tenuta Sette Ponti riunisce aziende toscane e siciliane della famiglia Moretti. La Tenuta originaria nell’aretino è una delle proprietà di famiglia fin dagli anni ’50. Oggi, dopo alcune acquisizioni, conta oltre 300 ettari, di cui 54 a vigneto. Le vigne sono allevate con sistemi adatti alla qualità del progetto, tanto che la densità degli impianti raggiunge i 6.666 ceppi per ettaro. Fa parte del gruppo anche Orma a Bolgheri dove Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc e una particolare alchimia di clima, terreno, tradizione e cultura permettono di proddurre vini importanti, raffinati e di esclusiva qualità. La proprietà bolgherese si estende per 7,5 ettari (5,5 vigneto) con esposizione sud ovest ed un terreno profondo, composto da ciottolo e argilla – ideale nelle zone calde – e poca sabbia. Da anni la famiglia Moretti ha investito in Sicilia, nella culla del Nero d’Avola a Noto, nello splendore del Barocco siciliano.
Riparte il nostro festival e riparte lo stare insieme: cosa abbiamo imparato da questi mesi di pandemia? Quali strategie avete seguito e cosa vi aspettate oggi dal mercato?
Senza dubbio questi mesi di forzato ritiro ci hanno fatto riflettere ed analizzare ancor più in profondità i nostri vini, valutare e considerare cosa va migliorato e cosa meglio fare o non fare. Abbiamo lavorato sull’ecommerce, con qualche buon risultato. Ci siamo impegnati nella comunicazione per degustazioni a distanza, anche se che niente può sostituire la discussione e la condivisione dell’assaggio di presenza. Con le riaperture ci aspettiamo una crescita dei consumi, anche se non abbiamo sofferto molto, specialmente le etichette più alte (Crognolo, Oreno, Vigna dell’Impero) sono stati apprezzate all’estero, soprattutto in America a. Hanno sofferto un po’ i vini freschi.
Svolta green e sostenibilità, cosa ha messo in campo la vostra azienda per rispondere a questa presunta nuova necessità dei consumatori?
E’ già da oltre 10 anni che abbiamo in vigna centraline per rilevazioni istantanee su pioggia, vento, umidità, luminosità che ci aiutano a ridurre l’impatto ambientale. Concimiamo con humus di lombrico e concimi organici di ovini, bovini ed equini, che apportano sostanza organica, rilasciano umidità nel terreno e consentono un riutilizzo di materiale di scarto inglobato nel letame. Abbiamo trattori specializzati da vigneto e utilizziamo atomizzatori a recupero per abbattere la deriva di fitofarmaci, per recuperare fino al 40% del prodotto sparato che non va a bersaglio. Impieghiamo moltissima manodopera nei vigneti, in modo da minimizzare l’utilizzo delle macchine e quindi la combustione di gasolio.
Il cambio delle abitudini ci ha tenuto più a casa: raccontiamo alcuni abbinamenti con i vostri vini che hanno funzionato in questi mesi di cucina “casalinga”
Vediamo Crognolo con i pasti quotidiani, come pasta al pomodoro, carne cucinata in modo più fragrante, mentre Oreno e Vigna dell’Impero con bistecca, arrosti, carni in umido, agnello, pecorini di 36 mesi.
Vini in degustazione
Vigna Pallino Chianti Docg – Tenuta Sette Ponti, Valdarno
Crognolo Igt Toscana Rosso – Tenuta Sette Ponti – Valdarno
Rosso di Orma Igt Toscana Rosso – azienda Orma, Bolgheri
Passi di Orma Bolgheri Doc – azienda Orma, Bolgheri
Volé Bianco mosso Igp Terre Siciliane – azienda Feudo Maccari, Noto, Sicilia
Via Sette Ponti 71- 52029 Castiglion Fibocchi (AR) -0575 477857 – tenutasetteponti@tenutasetteponti.it