Col d’Orcia letteralmente significa collina che si affaccia sul fiume Orcia, il quale segna il confine Sud Ovest del territorio di produzione del Brunello di Montalcino. Il nome dell’azienda è intrinsecamente legato alla posizione dove sono piantati i vigneti. Produrre i vini migliori, che dall’eccezionale combinazione di suolo e clima di questa zona di Montalcino si possono ottenere, è la missione di Col d’Orcia e a ciò se n’è aggiunta un’altra importantissima, ovvero attribuire grande valore e attenzione all’ambiente naturale in cui opera.
La tenuta si trova sul versante sud di Montalcino, in zona collinare e si estende per 540 ettari, dal fiume Orcia fino al paese di S.Angelo in Colle, a circa 450 mt. di altitudine. La posizione è decisamente felice per la perfetta esposizione a mezzogiorno, per la protezione dal freddo e da eventi meteorologici quali grandinate o nubifragi, costituita dalla barriera del Monte Amiata (1750 mt.) e per l’influenza esercitata dal Tirreno che dista in linea d’aria circa 35 Km. La natura del suolo è decisamente favorevole alla coltivazione della vite, con terreni tendenzialmente sciolti, poveri in argilla e ricchi di calcare e di scheletro. La zona non è interessata da nebbie, gelate o brinate tardive, mentre la frequente presenza di vento garantisce le migliori condizioni per lo stato sanitario della vite. Il clima è tipicamente mediterraneo con limitate precipitazioni piovose (marzo, aprile, novembre e dicembre). L’elevato numero di giornate serene durante l’intera fase vegetativa assicura una maturazione graduale e completa dei grappoli.
L’esposizione a sud dei vigneti e la particolare natura del suolo conferiscono note di struttura ed eleganza al Brunello. Per questa ragione dal 2010 si è avviata la conversione a certificazione biologica per diventare la più grande azienda vinicola biologica della Toscana. Dal 24 Agosto 2010, l’intera tenuta inclusi vigneti, oliveti, seminativi, e persino il parco e i giardini sono condotti esclusivamente con pratiche agronomiche di tipo biologico.
Vino e Rock, quali i punti a comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perchè tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Il vino, come la musica, ha infinite possibilità di espressione, tutte dipendenti dall’approccio che si prende al momento della produzione (o della scrittura per la musica). Ci sono vini Rock, vini Jazz, vini Classici e vini Hip Hop. I vini che osano, che escono dalle righe delle classiche denominazioni e cercano di piegare le regole sono decisamente Rock. Se lo Champagne è musica classica e il Porto è Jazz, il Sangiovese spesso e volentieri può essere Rock!
Cucina Southern Comfort Food e vino pare un matrimonio davvero difficile…c’è un tuo vino ideale per qualche abbinamento alla cucina dell’Hard Rock Cafe? (tra i piatti da cui scegliere, il legendary burger con salsa barbecue, gli involtini vegetariani, le costine di maiale in agrodolce, i nachos formaggio e peperoncini…)
Sapori forti, piccanti e “hot” necessitano di vini altrettanto speziati e intensi. Se il Rosso di Montalcino classico di Col d’Orcia si sposa bene con un’insalata Caprese, il Rosso di Montalcino di Col d’Orcia, per intensità e speziatura, è ideale per un Burger Leggendario!
Vino e Rock, se un tuo vino fosse una canzone rock quale sarebbe? (faremo una compilation su Spotify con le vostre selezioni!)
Rosso di Montalcino– Everybody Wants Some (Van Halen), tutti lo vogliono :). Pinot grigio IGT – Smells like teen spirit, giovanile e dinamico. Brunello di Montalcino – Bohemian Rapsody, un’opera d’arte.
Vini in degustazione
Brunello di Montalcino 2011 – Magnum 1.5 l
Rosso di Montalcino 2016
Pinot Grigio IGT 2017
COL D’ORCIA S.r.l. Società Agricola – Via Giuncheti – 53024 Montalcino – www.coldorcia.it