Giro d’Italia, Vitigni Tradizionali Vs Vitigni Internazionali – Signorvino, Firenze – Giovedì 25 ottobre 2018

Al Ponte Vecchio, sul lungarno più suggestivo di Firenze (e successivamente mercoledì 14 novembre nella splendida Piazza Maggiore a Bologna) God Save The Wine invita a sorprendervi in un un’occasione speciale di riflessione su ciò che ci rende italiani persone e vitigni.

L’Italia del vino è l’erede dell’antica Enotria, patria del nettare di Bacco. Da secoli le uve arrivano nel nostro paese e si adattano ai più fini microclimi e territori con risultati splendidi grazie alla paziente opera dei vignaioli del nostro paese. Alcune uve come Sangiovese, Nebbiolo, Aglianico, Schiava, Lagrein, Trebbiano, Malvasie, Arneis, Vermentino, Verdicchio, Gewurztraminer, Alicante sono con noi praticamente da sempre; altre come Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc, Chardonnay, Pinot Nero, Sauvignon lo sono da meno tempo, ma sempre capaci di regalare emozioni perchè l’Italia sa accogliere abbracciare e far dare il meglio anche ai forestieri.

Ingresso 30 euro tutto compreso – Info e prenotazioni: info@firenzespettacolo.it – riceverete conferma scritta – 055 212911

SIGNORVINO – Via de’ Bardi, 46R Firenze – 055 286258

Festival promosso da Firenze Spettacolo – Direzione artistica Andrea Gori – servizi PromoWine di R. Chiarini –  special thanks PULLTEX

Aziende presenti:

La Pandolfa – Romagna
A Fiumana di Predappio, dove il sangiovese vanta una lunga storia che inizia nel Medioevo, la famiglia Ricci si insedia nel 1941, ma solo negli anni 70, intuendo il grande potenziale del territorio, pianta le vigne per recuperare le antiche tradizioni legate alla vinificazione del sangiovese. Villa Pandolfa è stata costruita tra il 1731 ed il 1763 e domina la vallata di Rabbi con il suo aspetto monumentale. In questa spettacolare cornice si organizzano matrimoni, convegni, serate di gala, piacevoli spettacoli e concerti, esposizioni culturali. La tenuta si estende per 140 ettari nell’appennino tosco-romagnolo, con 40 di questi coltivati a vigneto e posti tra i 150 e i 400 mtsl, su terreni “predappiesi” che derivano dal disfacimento di antiche arenarie e marne calcaree ricche di sali minerali e zolfo. La tenuta è oggi di proprietà della Signora Paola Piscopo, figlia di Noelia Ricci e Mario Piscopo. Molto particolari le etichette dedicate ai vini, a testimonianza della passione dei proprietari per l’arte, come nel caso del Romagna Sangiovese Superiore DOC “Pandolfo” o per il Rubicone Chardonnay IGT “Battista”, l’unico bianco della cantina.
Via Pandolfa 35 – Fiumana Predappio (FC) 0543 940073 – info@pandolfa.itwww.pandolfa.it

Vini in degustazione
Romagna Sangiovese Superiore DOC “Federico” 2017
Romagna Sangiovese Superiore DOC “Pandolfo” 2017
Rubicone Rosato IGT “Ginevra” 2017
Rubicone Chardonnay IGT “Battista” 2017
Romagna Sangiovese Superiore Predappio Riserva DOC “Pandolfo” 2015

Bortolomiol – Veneto
Documenti della metà del ‘700 attestano l’esistenza di Bartolomeo Bortolomiol, l’avo di cui in famiglia viene tramandato il nome ed il mestiere da generazioni. Per tutta la vita ha coltivato la vite sulle colline di Valdobbiadene trasmettendo ai discendenti l’amore per la terra e l’attitudine a trarne il meglio. La sua lezione è giunta fino a Giuliano Bortolomiol, fondatore dell’attuale azienda spumantistica, che ha sempre creduto nella qualità e nel futuro del Prosecco a denominazione, ed in tal senso ha operato per tutta la vita.

Le figlie del fondatore, Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana hanno a loro volta fatta propria questa missione e, unitamente alla madre Ottavia, hanno investito risorse ed energie sia nella qualità del prodotto che nella creazione di un legame forte con il territorio, guidate da un principio di responsabilità ambientale. Figlio d’arte” per tradizione familiare, e particolarmente portato per vocazione naturale, Giuliano Bortolomiol si iscrisse giovanissimo alla celeberrima Scuola di Enologia di Conegliano.

Nel dopoguerra la vista dei vigneti abbandonati lo portò a maturare una missione: la rinascita dei vigneti e l’elevazione del Prosecco sia per qualità che per diffusione. Il suo sogno era portare il Prosecco da prodotto locale a spumante prestigioso a livello nazionale. Oggi il suo sogno si è avverato e il Prosecco Superiore, dopo aver ottenuto la denominazione Docg, è divenuto un vino apprezzato a livello internazionale. Tra gli istitutori della Confraternita del Prosecco nel 1946 e, in seguito, della Mostra dello Spumante (oggi Forum Spumanti d’Italia), Giuliano Bortolomiol fu anche maestro nell’applicazione del metodo Martinotti-Charmat, e da intuitivo e grande sperimentatore realizzò per primo il Prosecco brut.
Bortolomiol Spa – Via Garibaldi 142 – 1049 Valdobbiadene (TV) 0423 9749 – www.bortolomiol.com/

Vini in degustazione
Valdobbiadene sup. Brut millesimato “prior”
Valdobbiadene sup. Extra dry millesimato “senior”
Valdobbiadene sup. Di cartizze dry millesimato

Lungarotti – Umbria
Dire Lungarotti è dire Torgiano, il territorio che ha reso famosa l’Umbria del vino. Fondata da Giorgio Lungarotti agli inizi degli anni 60, l’azienda è ora diretta dalle sorelle Chiara e Teresa. Il loro impegno e l’apertura all’innovazione hanno apportato un forte slancio, rafforzando l’esempio concreto di positività familiare. Nei 250 ettari a vigneto vengono adottate tecniche colturali innovative, improntate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.

Le densità d’impianto – tra le 4.000 e le 5.000 piante per ettaro – sono tali da aumentare la competitività tra le piante e contenere la produzione per ceppo ottenendo una migliore qualità delle uve. Un’attenta gestione del terreno consente l’accumulo e la conservazione delle risorse idriche e permette alle radici di arrivare in profondità per ricercare acqua ed elementi nutritivi, rendendo csì la pianta più resistente in caso di siccità. Così si controllano le erbe infestanti e ostacolano sviluppo e diffusione di agenti patogeni.

Oltre la storica cantina a Torgiano che vede, tra gli altri, nascere i famosi Rubesco Vigna Monticchio e il San Giorgio nelle migliori annate bisogna ricordare che fu anche grazie a Giorgio Lungarotti che nel 1979 a Montefalco fu riconosciuta la DOC. Un territorio dove i Lungarotti tornano nel 2000 acquistando 20 ettari da cui è nata la produzione di Sagrantino, Montefalco Rosso, Sagrantino Passito e Grappa Riserva di Sagrantino. La cantina è a Turrita di Montefalco, completamente sotterranea, con il caricamento uve e la vinificazione impostati per gravità e controllo naturale della temperatura ambientale. Circondata dal vigneto, la villa offre un panorama a 360° sulla Valle Umbra, che si ammira dal grande Salone delle feste, ideale per matrimoni, eventi, concerti, convegni.
Lungarotti Vini – Viale G. Lungarotti 2 – 06089 Torgiano (PG) www.lungarotti.it – 075 988661

Vini in degustazione
Rosso di Torgiano Rubesco 2015
Torgiano Rosso Riserva 2014
Montefalco Sagrantino 2015

Tenuta Villa Barberino – Toscana
Con i suoi vigneti incastonati in mezzo a quelli della Curia attorno alla bellissima Pieve di Campòli e quelli del Tignanello, Antonio Nunzi Conti ha fatto conoscere a tutti la sua azienda familiare con una lunga storia di produzione e conferimento a realtà più grandi, decidendosi in tempi recenti a imbottigliare per conto proprio con l’idea di proporre qualcosa di territoriale e riconoscibile in questa zona di Chianti Classico fiorentino meno conosciuta. Un Chianti Classico che da un lato strizza l’occhio alla fresca polposità dei vini della zona ma che propone un’idea moderna di vino adatta all’appassionato che vuole capire come si comporta il sangiovese di queste terre, una Riserva elegante e raffinata e una Gran Selezione che sa di territorio e tradizione.
Tenuta Villa Barberino – Via di Villa Barberino, 15 – 50020 San Casciano Val Di Pesa – www.tenutavillabarberino.com – 055 8218434

Vini in degustazione
Chianti Classico Nunzi Conti 2016
Chianti Classico Nunzi Conti Riserva 2015

Quarta Generazione – Aglianico del Vulture, Basilicata (PZ)

Quarta Generazione è una start-up ricca di know-how, che vuole valorizzare l’Aglianico del Vulture sul territorio nazionale e internazionale, posizionandolo come un importante vino esperienziale, oltre che da meditazione, come tradizione vuole. Nasce in Basilicata, sulle pendici del Vulture, imponente vulcano spento a sette punte, con due grandi crateri, oggi accoglienti laghi, a nord-ovest, in provincia di Potenza. Nel 1971 ha ottenuto la DOC e nel 2010 la DOCG come Aglianico del Vulture Superiore. Un ceppo che risale al VI secolo a.c., color rosso rubino, che acquista riflessi arancioni con l’affinamento negli anni. I suoi sono sentori di frutta matura, del sottobosco, moderatamente speziati. In questo prodotto, troverete una tradizione reinterpretata in veste moderna, e raccontata con passione da Quarta Generazione. Così Giovanna Paternoster, “motore” del progetto: “Sono cresciuta in una famiglia enoica giunta oggi alla quarta generazione che rappresenta l’evoluzione e l’arricchimento della storia della mia famiglia attraverso il mio modo di vivere la vita, girovago e al ancorato alle radici. Un esperimento costruito sulla mia esperienza, che vuole osare e provare nuove vie.”

3342039805 – www.quartagenerazione.cominfo@quartagenerazione.com

Vini in degustazione
Aglianico del Vulture DOC 2015
Il Bianco IGT 2016

Tedeschi – Valpolicella (VR)
La famiglia Tedeschi, che vanta una storia vinicola lunga quasi quattro secoli, ha creduto nella grande ricchezza della produzione vinicola della Valpolicella e l’ha recuperata in chiave moderna, adottando i più innovativi metodi di produzione. Rispettando e valorizzando il territorio produciamo vini potenti, eleganti e dotati di grande personalità e tipicità. Il lavoro della famiglia Tedeschi si sviluppa soprattutto all’interno dei vigneti e si concentra nella cura delle piante. La profonda attenzione alla vigna implica anche la ricerca di ottenere una perfetta interazione tra caratteristiche del terreno, il microclima, l’esposizione, la scelta delle giuste varietà e il sistema colturale: niente può essere lasciato al caso. Grazie a questo lavoro costante e meticoloso i vini Tedeschi sono diventati sinonimo di terroir e di Valpolicella in tutto il mondo.

La cantina Tedeschi è situata nel centro di Pedemonte di Valpolicella. La sala di fermentazione, recentemente rinnovata, dispone di fermentini orizzontali che permettono una perfetta estrazione dalle bucce grazie a un’opportuna programmazione dei rimontaggi e dei movimenti della massa solida. La cantina dispone anche di fermentini verticali dove è possibile effettuare follatura per mezzo di un pistone meccanico. Tutti i recipienti sono controllati termicamente. Nella cantina d’invecchiamento sono presenti botti in rovere di Slavonia della capacità da 10 a 50 ettolitri.

A breve distanza dalla cantina si trova il moderno fruttaio tecnologicamente avanzato per l’appassimento delle uve. Anche il fruttaio è dotato di un sistema computerizzato di controllo di temperatura e umidità, e l’edificio ha una capacità fino a 450.000 kg di uva.
Agricola F.lli Tedeschi S.r.l. – Via G. Verdi, 4/A | 37029 – Pedemonte di Valpolicella (VR) 045 7701487 – info@tedeschiwines.com

Vini in degustazione
Valpolicella Classico Lucchine 2016
Valpolicella Superiore Maternigo 2015
Amarone della Valpolicella 2015

Canus – Corno di Rosazzo (UD)
Un tempo ricoperto dal mare, il terreno dove sorgono i vigneti di questa azienda friulana– la cosiddetta Ponca, con i suoi strati alternati di marne eoceniche e arenarie – è particolarmente vocato per la coltivazione della vite. E mentre ad est le Prealpi Giulie proteggono i vigneti dalle fredde correnti nordiche, la vicinanza al mare Adriatico garantisce alla vigna una benefica e costante ventilazione.Queste sono terre permeate da una lunga tradizione, conosciute per la viticultura fin dai tempi degli antichi romani. Non a caso, il nome è “Canus” dal latino per canuto e senile, la parola richiama il valore della saggezza e i benefici dell’invecchiare.

Si tratta di una piccola azienda familiare che celebra la tradizione, il terroir e il territorio, il tutto innaffiato da una buona dose di know-how Friuliano. Qui c’è la massima attenzione alle qualità intrinseche del Friuli, favorendo la coltivazione di vitigni autoctoni come il Friulano, la Ribolla e il Pignolo, senza tralasciare però vitigni più internazionali come Pinot Grigio, Chardonnay e Merlot.

I vini sono caratterizzati da un corpo pieno e un grado alcolico relativamente sostenuto. Le viti vengono allevate con sistemi Guyot e Cordone Speronato, con una densità di impianto di 5-6.000 ceppi per ettaro. Le uve vengono selezionate e raccolte a mano, in cassetta. La pigiatura è soffice e delicata. La vinificazione è personalizzata per ogni varietà e la fermentazione opportunamente termoregolata. La maturazione dei vini avviene sia in acciaio che in legno. I rossi, data la particolare struttura, si affinano in barriques e tonneaux per lunghi periodi di tempo, fino ai 3 o 4 anni.
Canus Srl Società Agricola – Via Gramogliano 21 – 33040 Corno di Rosazzo, Udine – info@canus.it

Vini in degustazione
Ribolla gialla DOC Friuli Colli Orientali 2016 (annata corrente)
Chardonnay DOC Friuli Colli Orientali 2016 (annata corrente)
Gramogliano DOC Friuli Colli Orientali Friuliano, l’interpretazione che Canus da del vino bianco Doc Friuli Colli Orientali: Cuvée di Friulano, Pinot Grigio, Sauvignon e Ribolla Gialla 2016 (annata corrente)
Pinot Grigio, Sauvignon e Ribolla Gialla 2016 (annata corrente)
Pignolo Doc Friuli Colli Orientali 2011 (annata corrente)
Merlot DOC Friuli Colli Orientali 2012 (annata corrente)

Castelli Martinozzi – Montalcino (SI)
La fattoria Villa S. Restituta è una delle più antiche del comune di Montalcino, da secoli proprietà della famiglia Castelli Martinozzi come testimoniano la cappella annessa dove hanno trovato sepoltura gli antenati, lo stemma sul cancello e l’antica torretta dell’orologio i cui rintocchi hanno echeggiato per secoli nella vallata. Le prime notizie risalgono al XIV secolo. Le costruzioni garantivano fin dai tempi più remoti tutte le attività rurali e artigianali: fino agli anni ’50 nel piccolo borgo risiedevano fattore, fattoressa e diverse famiglie: 50 persone. Dislocati nel possedimento i vari poderi. Da sempre vite e olivo sono coltivati accuratamente e forniscono prodotti di gran pregio. Fattoria S.Restituta Castelli Martinozzi, è ”Locus Optimus” per il vino… Castelli Martinozzi si trova a 10 km da Montalcino in una posizione dominante sulla valle dell’Orcia e le colline che segnano il confine della Maremma toscana. 160 ettari con 12 di vigneto, 16 di oliveto, bosco e seminativo ad una altitudine ottimale dai 400 ai 480 mtslm. Vari fattori, come la giusta esposizione del terreno, la mancanza di nebbie, la presenza di buona ventilazione, creano un microambiente climatico che garantisce ottimi prodotti anche in annate non troppo favorevoli. Il premio più antico per il vino Castelli Martinozzi fu ricevuto a Siena in un concorso vitivinicolo da Cesare Francalanci Martinozzi nel 1892. Cesare Castelli con la figlia Cristina e il nipote Federico gestiscono l’Azienda, da sempre proprietà della famiglia. L’enologo è il Dott. Luca Sensi. Consulente l’enologo Paolo Caciorgna.
Castelli Martinozzi – Villa S. Restituta, 104 Montalcino Siena 0577/846235 – 8568

Vini in degustazione
Rosso di Montalcino DOC 2016
Brunello di Montalcino DOCG 2013

La Spinetta – Castagnole Lanze, Piemonte
La storia della famiglia Rivetti ha inizio nel 1890, quando Giovanni Rivetti, il nonno dei tre fratelli Carlo, Bruno e Giorgio, lascia il Piemonte per emigrare in Argentina. Come la maggior parte degli italiani di quell’epoca, il suo sogno era fare fortuna e tornare in patria per diventare un grande produttore di vino. Lui purtroppo non ci riesce, ma a realizzare il sogno è il figlio Giuseppe), il quale sposa Lidia, acquista vigneti e inizia a produrre.

Nel 1977 la famiglia va a vivere presso La Spinetta a Castagnole Lanze, zona del Moscato d’Asti, un vino semplice e leggero da gustare con i dolci. I Rivetti, convinti delle grandi potenzialità, iniziano a produrre il Moscato Bricco Quaglia ed il moscato Biancospino. La famiglia ha però obiettivi più ambiziosi; nel 1985 inizia a produrre il suo primo rosso, Barbera Cà di Pian, seguito da altri grandi rossi. Nel 1989 i tre fratelli Rivetti dedicano al padre l’assemblaggio Pin. Nel 1995 vede la luce il primo Barbaresco, Gallina nel 1996, seguono il Barbaresco Starderi e la Barbera d’Alba Gallina. Negli anni seguenti, 1997, il Barbaresco Valeirano e nel 1998 nasce la Barbera d’Asti Superiore.

Nel 2000 la famiglia inizia a produrre il tanto ambito Barolo Campè. I Rivetti acquistano vigneti a Grinzane Cavour e costruiscono una cantina moderna e tecnologica, La Spinetta Campè. Nel 2001 si espande oltre i confini del Piemonte e acquista 65 ettari di vigneti in Toscana, tra Pisa e Volterra. Qui si producono tre diversi vini 100% Sangiovese, il vino toscano per eccellenza. A La Spinetta lavorano 65 persone, 50 delle quali nei vigneti. L’azienda è a conduzione familiare, i proprietari sono Bruno, Carlo e Giorgio Rivetti. L’enologo è Giorgio Rivetti, i suoi assistenti sono Andrea Rivetti, Stephan Mazzetta e Mirko Bessi.
La Spinetta S.S. – Via Annunziata 17 – 14054 Castagnole Lanze – 0141 877396 – www.la-spinetta.com

Vini in degustazione
Barbaresco Bordini DOCG 2015
Moscato d’Asti Bricco Quaglia 2017
Barbera d’Asti Ca’ di Pian 2014

Paolo Leo Salento in Purezza – Brindisi, Puglia
Cantine Paolo Leo srl – Via Tuturano, 21 – 72025 San Donaci (BR) 0831 635 073 – 0831 681 747 – info@paololeo.it

Vini in degustazione
Passo del Cardinale Primitivo di Manduria 2017
Orfeo Negroamaro 2015
Orfeo Black Edition 2015
Rebellion Paololeo

Massimo Rattalino – Piemonte
Nel cuore delle Langhe
Barbaresco (CN) str. Giro del Mondo, 4 – 327 0356186 – info@massimorattalino.it

Vini in degustazione
Langhe Nebbiolo DOC Ventisei26 2017;

Barbaresco DOCG Quarantadue42 2015;

TEN Langhe DOC Bianco 2016 (blend di Sauvignon, Riesling e Arneis)

Villa Franciacorta – Lombardia
Via Villa, 12 – 25040 Monticelli Brusati (Bs) 030 652329 – tiziano@villafranciacorta.itwww.villafranciacorta.it

Vini in degustazione

Emozione Brut Millesimato 2014
Bokè Rosé Brut Millesimato 2014
Mon Satèn Brut Millesimato 2014

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