COLLE DI BORDOCHEO Segromigno in Monte, Capannori (Lucca)
Si trova in una splendida posizione panoramica sulle colline di Segromigno in Monte. E’ una fattoria a conduzione biologica in una zona dove da sempre prosperano vigneti e oliveti, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e all’intensa luminosità. Qui si producono vino, extravergine di oliva e un agriturismo per chi vuole scoprire e assaporare le bellezze di questo angolo di Toscana. La posizione è invidiabile, con vista stupenda su tutta la vallata e tramonti dai colori straordinari. Gli ospiti possono prendere un aperitivo nel giardino che sfuma in vigneti e oliveti, gli amanti del birdwatching ammirare numerose specie come l’upupa, i pettirossi e le ballerine.
Nella tenuta sono coltivate viti e ulivi per vini rossi, bianchi e olio extravergine con il sapore di un territorio unico come queste colline. I vitigni maggiormente coltivati sono Sangiovese, Ciliegiolo, Merlot, Trebbiano, Vermentino, Chardonnay. Vino bianco e rosso da vitigni autoctoni, vere espressioni del territorio, e un bianco e un rosso più particolari. Anche un ottimo olio di oliva extravergine, spremuto a freddo entro 24 ore dalla raccolta di varietà classiche come Frantoio, Leccino e Maurino.
A condurre la fattoria c’è Barbara, con l’aiuto di collaboratori preziosi a culmine di una storia d’amore per le vigne e gli ulivi che ha voluto vivere in prima persona.
Arriva l’autunno arrivo e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Dalla vendemmia 2018 i nostri vini saranno prodotti ed etichettati come biologici, quindi un cambiamento in atto da tempo ma reso da quest’anno visibile ai nostri clienti. Sono il rosso classico della tradizione Lucchese che in questa stagione si esalta dall’abbinamento con funghi prima e castagne poi. Sempre richiesto il Picchio rosso che è un bell’esempio del sangiovese lucchese.
Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Per affrontarlo al meglio stiamo lavorando soprattutto nella scelta per i nuovi impianti con la selezione di portainnesti più adatti e di vitigni della tradizione a maturazione tardiva, capaci di resistere agli stress termici o che addirittura si esaltano in condizione di stress idrico. Anche il sesto d’impianto verrà adeguato all’andamento climatico diminuendone la densità. Per i vigneti già in produzione siamo tornati a lavorare i terreni e a concimare mediante sovescio.
Avremo uno degli chef più famosi e comunicativi d’Italia, Alessandro Borghese, come consulente per il food della serata, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Il bianco dell’oca abbinato alla pappa al pomodoro durante la manifestazione a tavola sulla spiaggia che da 25 anni si tiene ogni estate a Forte dei Marmi, organizzata da Gianni Mercatali, e che riporta il pensiero alla tradizione versiliese dei pasti consumati in spiaggia, con una volontà di porre l’attenzione sul tema del recupero, della cucina del riciclo, e dell’arte di preparare pietanze buone senza buttare via niente.
Vini in degustazione
Bordocheo rosso 2016
Bordocheo bianco 2017
Picchio rosso 2015
Bianco dell’oca 2016
Azienda Agricola Colle di Bordocheo – Via di Piaggiori Basso, 123 – 55018 Segromigno in Monte – Capannori (Lucca) – 0583 929821 – info@colledibordocheo.com
VALLE DEL SOLE Cappella, Lucca
Piccola ma affermata realtà delle colline lucchesi nella frazione “Cappella” sulla strada che da Lucca porta al Monte Magno e quindi Viareggio. Una microzona particolare per la coltivazione della vite e la produzione di vino, caratterizzata da notevole escursione termica e ventilazione costante. Questi fattori, unitamente alla favorevole esposizione dei vigneti alla luce solare, garantiscono l’equilibrio vegetativo della pianta atta alla produzione del vino, esplicabile in una lenta ma costante maturazione delle uve. La proprietà vitata si trova a un’altitudine di circa 100 mtslm ed é caratterizzata da dolci declivi che portano alla valle. I vini della Valle del Sole, tutti a indicazione Geografica Tipica, si caratterizzano per un’armoniosa unione tra il cosiddetto carattere internazionale e il legame con il territorio da cui provengono.
Vini in degustazione
Ebrius IGT Toscana
Collezione Rosso IGT Toscana
Libente IGT Toscana
Linchetto IGT Toscana
Malie IGT Toscana
Soleo IGT Toscana
Collezione Bianco IGT Toscana
Azienda Agricola Valle del Sole di Borselli Marco – Via della Cappella Alta 864, Cappella, Lucca – 338 1198401 – info@valledelsole.eu
IL CALAMAIO VINI San Macario, Lucca
Tanto lavoro e passione, questa è la ricetta che Samuele usa per produrre i suoi vini, gli altri ingredienti li regalano la terra e l’aria di questo piccolo angolo di Toscana: la collina di San Macario a Lucca. Il Calamaio nasce nel 2003 con l’acquisizione di una proprietà dismessa a circa 5 km da Lucca. Fin dall’inizio si è cercato di produrre vini che pur essendo espressione del territorio, non fossero mai né scontati né prevedibili. Sono stati messe a dimora nuove barbatelle di più cloni diversi di Sangiovese, mentre si lavorava per recuperare le vigne vecchie (30/40 anni) ormai abbandonate, consci dell’importante bagaglio eno-culturale. Si è trovato posto anche per una piccola vigna di Merlot e per impiantare alcune viti di Chardonnay e Petite Manseng dalle quali nasce il bianco. Nel 2009 è stata costruita una nuova cantina più funzionale e moderna. L’azienda è piccola, solo due ettari e mezzo vitati, che però, essendo in forte pendenza, è coltivata a terrazze che riducono a circa 12.000 mt la superficie vitata reale, di conseguenza il numero di bottiglie è esiguo, circa 8/10 mila. Agricoltura in conversione a biologico. I vini sono tutti piccoli tesori di artigianato a partire dall’Antenato, con uvaggio di vari vitigni autoctoni lucchesi/toscani ormai quasi scomparsi (barsaglina, mazzese, buonamico, colorino, etc.) da piante di circa 40/50 anni pazientemente recuperate. C’è poi il Poiana, Sangiovese in purezza, dalle uve di tre vigneti con esposizioni e cloni diversi lavorati e vinificati separatamente per poi essere assemblati al termine delle fermentazioni e della precipitazione tartarica. Una parte del vino che si è meglio espresso nell’annata affina in legno tramite barriques usate di terzo passaggio e tonneaux da 5 ql, mentre il restante continua il suo affinamento in acciaio. Dopo circa 8 mesi viene assemblato e messo in bottiglia dove riposa per altri 4. Il bianco di casa è il Soffio, blend di Chardonnay e Petit Arvine, che aggiunge la salinità tipica di questo vitigno: morbido ed elegante, da bere senza indugi.
Arriva l’autunno arrivo e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Arriva l’autunno e torna la voglia di bere vino rosso. Visto che siamo in Toscana ripartiamo dal Sangiovese con il nostro Poiana 2015. Per il futuro il nostro impegno sarà tutto per cercare di fare al meglio quello che già facciamo. Un vino? Il rosato da uve sangiovese.
Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Difficile fare previsioni. Siamo nati nel 2003 ed abbiamo fatto la nostra prima vendemmia nel 2004. Abbiamo visto annate e stagioni più o meno simili fino al 2013 poi con la 2014 qualcosa si è rotto ed ogni anno c’è stato un problema diverso: grandine, ghiacciate tardive, caldo estivo estremo. Non possiamo far altro che accompagnare nella stagione i nostri vigneti, le nostre piante, senza forzarli, adottando le giuste pratiche agronomiche per affrontare le difficoltà che incontreremo.
Avremo uno degli chef più famosi e comunicativi d’Italia, Alessandro Borghese, come consulente per il food della serata, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Durante una serata molto particolare con piatti dedicati agli animali dello stagno ho avuto il piacere di poter abbinare il nostro Soffio (chardonnay, petit manseng) con un risotto alle lumache: perfetto!
Vini in degustazione
Poiana 2015 (sangiovese100%)
Antenato 2016 (uvaggio toscano con 60% bonamico, mazzese, sangiovese, aleatico etc)
Soffio 2017 (Chardonnay 60%, petit manseng 40%) IoLai 2016 (merlot 100%)
Azienda Agricola Il Calamaio: Via di San Macario 55100 (Lucca) – info@ilcalamaiovini.it
referenti: Amelia De Francesco ameliadefrancesco@gmail.com 349 366 3453
Info: info@ilcalamaiovini.it Samuele Bianchi 348 850 3670