Stile e gusto e mari lontani, cosa di meglio per far sognare gli appassionati di vino a Verona in questa bella Primavera, con una Malvasia delle Lipari? Un vino che sa di Venezia e Creta, di ritorno di eroi dalla guerra, di Mediterraneo. Sa di erbe, macchia e sale, chiaro come un’alba e cangiante come un tramonto che annuncia sogni e riposo. Vino dolce e struggente, ma forte e capace di attraversare i mari e la memoria, parte dal mito greco e approda sulle Eolie tra i vulcani, che del suo percorso è forse il punto più significativo. Il parallelo tra il nostos degli eroi greci dopo Troia e un’uva che nel corso dei secoli ha significato in realtà tante uve diverse è solo l’inizio di un viaggio tra le sfumature aromatiche della malvasia delle Lipari, uno dei vitigni autoctoni meno autoctoni cui si possa pensare, ma allo stesso tempo capace di trovare un habitat eoliano straordinario per dare un vino unico e originale nel panorama spesso molto stretto e asfittico dei vini dolci e passiti.
Cantine Colosi è un’azienda che opera nel settore del vino da tre generazioni. La cantina di imbottigliamento si trova in Sicilia, a Giammoro (Messina). È gestita dall’enologo Piero Colosi che, con il prezioso contributo del padre Pietro, segue i vari passaggi, dalla vinificazione all’affinamento e dall’imbottigliamento alla commercializzazione dei vini, sia in Italia che all’estero. Fin dagli inizi (1987) Cantine Colosi si occupa della produzione dell’antico vino Malvasia delle Lipari, dei vini di Salina ed altri vini di Sicilia che vengono selezionati già al tempo della vendemmia. La produzione si divide principalmente in 3 categorie: Vini Dolci, Vini Secchi e Alimentari. L’azienda agricola comprende una superficie di dieci ettari in Salina, (piccola isola dell’arcipelago eoliano), tutti vitati, in località Gramignazzi a Malfa. Questa zona è riconosciuta tra le migliori dell’Isola sia per l’esposizione che per la natura chimico fisica del terreno che essendo di origine vulcanica risulta particolarmente vocato per la coltivazione della vite. Circondata dai vigneti di Malvasia, sorge la nuova cantina di vinificazione, ultimata nel corso del 2004, interrata, per rispettare le rigide normative che tutelano il territorio dell’arcipelago, e per una temperatura costante per l’ottimale conservazione dei prodotti.
Vino, tre parole per dirlo al tempo degli influencer. Abbinare e degustare insieme al tempo del web: quali sono gli elementi essenziali nel racconto del vino? C’è anche troppo “storytelling” nel nostro mondo o ancora troppo poco? Che ruolo possono avere gli influencer nella promozione del vino?
Il vino per noi è vita, emozione, passione, condivisione, e il racconto è sempre stato e continua ad essere uno dei metodi più efficaci per comunicarlo. La foto accattivante che cattura un bel momento, fa venire l’acquolina in bocca o offre spunti interessanti, la storia raccontata da didascalie e hashtag che catapulta e rende partecipe chiunque della vita del wine teller, sono diventati strumenti quotidiani, semplici e immediati con cui comunicare in maniera più simpatica e “vera” il vino. Ben venga, se serve ad avvicinare e coinvolgere il pubblico e i giovani e, purché competenti e preparati, ben vengano i wine influencer!
Vino italiano e cibo italiano, matrimonio perfetto, facci un esempio sorprendente con un piatto di una regione italiana a tua scelta e un tuo vino e cercheremo di verificarlo durante la serata… oppure un piatto “esotico” che si è comportato davvero bene con un tuo vino.
Totani ripieni e Secca del Capo Salina Igp. Ogni eoliano che si rispetti va a pesca di totani con la sua barchetta almeno un paio di volte al mese, in condizioni meteo favorevoli. Il totano, fratello del calamaro, è in genere più grosso e rispetto a quest’ultimo ha carne più consistente ed un sapore molto gradevole: un perfetto abbinamento con la nostra Secca del Capo, vino che stupisce per la sua particolare intensità aromatica favorita dalle brezze notturne e dalle escursioni termiche dell’isola, oltre che dal vitigno da cui deriva. Ingredienti: un totano per persona, salsa di pomodoro, prezzemolo, menta, aglio, capperi dissalati, mollica, pepe nero, olive bianche.
Procedimento: Pulire i totani asportando i tentacoli e lasciando intero il cappuccio che andrà poi riempito. Mettere nell’olio e far saltare i tentacoli tagliati a pezzetti piccolissimi. Salare, aggiungere un po’ di vino e far cuocere a fuoco lento per un po’. Levare dalla pentola il pesce e, a fuoco basso, con altro olio, far soffriggere appena due spicchi d’aglio schiacciati. Si aggiunga quindi la salsa di pomodoro, il prezzemolo tritato, e un po’ di sale. Si lasci cuocere un poco la salsa. Nel frattempo si prepari il ripieno con la mollica morbida e condita con olio di oliva, parmigiano, prezzemolo, le olive a pezzettini, il pepe nero, i capperi tritati e i tentacoli. Si riempia il pesce, si chiuda con stecchini e si mandi a cucinare nella salsa di pomodoro il tempo necessario. Si può anche cucinare al forno in una teglia con olio e un poco di vino bianco, aggiungere degli più aromi, quali la mentuccia, il basilico. Un’avvertenza per renderli più morbidi: prima di riempirli fateli saltare interi per un attimo in padella ad asciugarsi e perdere completamente l’acqua.
Vini in degustazione
Secca del Capo, Salina Igp 2016
Salina Bianco, Salina Igp 2017
Salina Rosso, Salina Igp 2015
Nurah, Malvasia delle Lipari Naturale Dop 2015
Na’jm, Malvasia delle Lipari Passito Dop 2016
Cantine Colosi – Dir. Viaria C. Zona Industriale Giammoro, ME 98042 – 090 9385549 – www.cantinecolosi.it