Si può affermare che la tradizione chiantigiana del rosè, che comincia ad essere corposa, preveda in gran parte l’uso del salasso con la conseguenza di avere vini molto incisivi e al limite dell’aggressività che li rende amati da una gran parte del pubblico. Ma la duttilità del Sangiovese in zone meno vocate per la potenza e per il grande rosso può dare soddisfazioni se vinificato in rosato lieve e delicato.Con Laura Borrelli parliamo di questo modo di interpretare il Chianti Classico molto moderno e intelligente: