Eccoci qua al 2013 con God Save the Wine, il frequentatissimo festival vinoso di Firenze Spettacolo diretto dal sommelier informatico Andrea Gori e realizzato con PromoWine di Riccardo Chiarini, che inizia l’anno con il consueto momento di riflessione sul vino che verrà. Per farlo ci vedremo giovedì 24 gennaio da Obika, l’affascinante ristorante tutto ispirato alla mozzarella insediato nella bellissima sede di via Tornabuoni. Un buffet e un accoglienza speciale per degustare una serie di vini largamente inediti ai nostri appuntamenti grazie a Pr-Comunicare il Vino che ci ha aiutato a selezionare le aziende per questa edizione.
Si è appena concluso un 2012 molto particolare per God Save the Wine con la bella tappa romana, l’edizione estiva e il trionfale ritorno a Firenze di fine anno e soprattutto con l’affermarsi del nostro Manifesto sulla Comunicazione del vino di cui si è tanto parlato. E che vorremmo rappresentasse anche un punto di partenza dei prossimi passi e delle nuove iniziative che ci vedranno coinvolti in questo 2013, il primo del nuovo ciclo, dei Maya o di chi volete voi.
Noi vorremmo per esempio che il 2013 servisse davvero per riflettere su cosa davvero ci piace del vino. Anche se non ci piace parlare di crisi o decrescita, almeno di cambiamento si può e si deve parlare perchè siamo di fronte a un cambio di paradigma del modello economico occidentale e anche il vino e la sua comunicazione devono cambiare.
Non (più) il suo essere status symbol, non il suo essere un modo per sfoggiare la propria cultura, non il motivo di discussioni interminabili sui punteggi e sulla qualità oggettiva di un prodotto. Perchè appunto il vino non è un prodotto come gli altri. Certo “viene prodotto” dall’uomo, e in questo senso sono assurde le definizioni di “naturale” riferito al vino come se il grappolo non vedesse l’ora di spremersi e trasformarsi in vino non appena maturo. Ma viene prodotto dall’uomo in accordo e assecondando le caratteristiche di un territorio naturale di un ambiente e di un microclima spesso unico che il vino ha la magia di trasferire in un bicchiere. L’eterna magia di Bacco fa sì che un vino possa parlarci e raccontare la propria storia attraverso il suo assaggio.
A questo punto potete comportarvi da tecnici, da appassionati, da curiosi, da giornalisti, da sommelier, da semplici osservatori: a ciascuno il vino ha da offrire sè stesso e le sue caratteristiche che saranno percepite a molti livelli diversi di profondità e di coinvolgimento ma tutte ugualmente degne di essere capite e ascoltate. Non si può imporre al curioso o all’osservatore una degustazione tecnica con termini astrusi e pedanti, non si può imporre al sommelier di tracannarlo velocemente senza due parole su come sia fatto e da che uve proviene. Ma nemmeno si può impedire di berlo a qualcuno se prima non l’ha annusato e fatto le domande di rito “Fa barrique?” (che oggi in realtà si è evoluta nel “Quanta solforosa usate?” in una parossistica ricerca di entrare sempre più nei dettagli del vino come somma di ingredienti.
Per fortuna il vino è al contempo molto meno e molto di più dei suoi ingredienti e tutte le nostre manifestazioni si rivolgono ad ogni interessato in maniera diversa.
Per il 2013 vorremmo vedere meno imposizioni, meno vini buoni per definizione e per blasone, vorremmo vedere un vino scelto proprio perchè mai sentito prima piuttosto che vedere persone che scelgono un nome noto per non far brutta figura con gli amici.
Del resto una domanda dello scorso anno è più attuale che mai ovvero “Può un vino fatto in maniera artigianale costare meno di 10 euro la bottiglia?” . Forse sì ma forse non è neanche la domanda giusta perchè per il vino i prezzi così come i punteggi sono elementi fuorvianti rispetto al vero motivo per cui ci attira una bottiglia che lo fa per la sua storia, per la persona che ce la presenta, per la foto che abbiamo visto su facebook, per la dritta di un amico più esperto.
Dal 2013 chiediamo che ogni strada per arrivare all’assaggio di un vino sia lecita e nobile senza gerarchie imposte. Si dovrà far di tutto perchè quanto fatto nello scorso decennio in termini di innovazioni tecnologiche, di comunicazione e di prodotto, sia diffuso e veicolato meglio e in maniera più legata al vissuto odierno perchè i mezzi possono anche cambiare ma il significato e il contenuto del messaggio del vino non potrà che essere l’inesauribile ricchezza del territorio italiano, la sua splendidà diversità con milioni di campanili ma anche milioni di vigneti, ognuno, o quasi, con la sua voce degna di essere raccontata e bevuta.
Ecco perchè il 2013 di God Save the Wine parte con la collaborazione con PR Vino, una realtà giovane e appassionata che racconta storie e persone e soltanto dopo il vino. E lo fa partendo dalle due regioni più importanti del vino italiano ovvero Toscana e Piemonte ma che non ha paura di andare oltre come in Umbria, in Basilicata, in Liguria e persino in Romania con un collegamento molto diretto con le origini della viticultura di tutta Europa.
E’ solo l’inizio del nostro 2013, continuate a seguirci che ne abbiamo di storie da farvi bere!
Lista Vini Vino che verrà 24 Gennaio Obika
Champagne Louis Roederer (Reims, France)
- Champagne Louis Roederer Brut Premier
- Champagne Louis Roederer Vintage 2006
Badia di Morrona (Terricciola, PI)
- Chianti I Sodi del Paretaio DOCG 2011
- N’Antia IGT Toscana 2008
- Taneto IGT Toscana 2009 Sangiovese e Syrah
- La Suvera IGT Toscana Bianco Chardonnay Viogner 2011
Boscarelli (Montepulciano , SI)
- Nobile di Montepulciano DOCG 2010
- De Ferrari IGT 2011
- Rosso di Montepulciano Prugnolo DOC 2011
Casale Pozzuolo (Cinigiano GR)
- Rosso della Porticcia Montecucco DOC 2010
- Rosso della Porticcia Riserva Montecucco DOC 2009
Colle S. Mustiola (Chiusi, SI)
- Kernos Igt Rosato di Toscana 2011
- Vigna Flavia 2008 Igt Sangiovese toscano
- Poggio ai Chiari 2005 Igt Sangiovese toscano
Di Filippo (Cannara , PG)
- Grechetto Doc Colli Martani 2011
- Sagrantino di Montefalco Docg 2008
- Vernaccia di Cannara Doc 2009 (dolce passito rosso)
- Feteasca Bianca Igt Dobrogea 2011
- Babeasca Doc Sarica Niculitel 2010
Giacomo Fenocchio (Monforte D’Alba CN)
- Barolo Bussia DOCG 2008
- Barolo Cannubi DOCG 2008
- Barolo Villero DOCG 2008
- Barolo 90dì (da scoprire)
Fattoria Fibbiano (Terricciola, PI)
- Fonte delle Donne bianco Igt 2011
- Casalini Chianti Superiore Docg 2010
- L’Aspetto Igt rosso 2009
- Ceppatella Igt rosso 2008
Fattoria Lavacchio (Pontassieve, FI)
- Albeggio Igt Toscana Rosato 2012
- Cedro DOCG Chianti Rufina 2009
- Cedro Riserva DOCG Chianti Rufina 2008
- Oro di Cedro Igt Toscana 2011
Pagani De Marchi (Casale Marittimo, PI)
- Blumea 2011 Igt Toscana Bianco
- Montaleo 2010 Montescudaio Doc Rosso
- Principe Guerriero 2009 Igt Toscana
Podere La Chiesa (Terricciola, PI)
- Sabiniano di Casanova IGT Toscana 2008
- Le Redole di Casanova IGT Toscana 2009
- Chianti DOCG “Terre di Casanova” 2011
Taverna (Nova Siri, Vulture MT)
- Loukania Aglianico del Vulture Doc 2008
- Lagararino di Dioniso Igt Basilicata 2010
- San Basile Greco Matera Bianco Doc 2011
Terenzuola (Fosdinovo MS)
- Fosso di Corsano Doc Colli di Luni 2007
- Fosso di Corsano Doc Colli di Luni 2008
- Fosso di Corsano Doc Colli di Luni 2009
Tutti i vini e menu a buffet 20 euro
Prenotazione presso Firenze Spettacolo a info@firenzespettacolo.it o direttamenta da Obika,Palazzo Tornabuoni
Via de’ Tornabuoni 16
Tel.: +39 055 2773526
Email: firenze@obika.it