Tenute Collemassari – Obicà Mozzarella Bar, Firenze – Giovedì 27 settembre 2018

Per la prima volta a God Save The Wine una delle imprese vinicole di più grande successo degli ultimi decenni, sempre nel segno della qualità e della grande attenzione al territorio. Tutto nasce quando Claudio Tipa, alla ricerca di una casa in Maremma, si innamora del Castello di ColleMassari decisamente fuori (allora) dalle mappe ma affascinante per il bellissimo e incontaminato paesaggio. Insieme alla sorella Maria Iris e il nipote Ernesto Bertarelli (il patron di Alinghi) decidono di investire in questo lembo di Toscana fondando la Fondazione Bertarelli per promuovere il territorio della Toscana mediante contributi nel mondo dell’arte, del recupero ambientale, dell’archeologia e dell’architettura contemporanea sostenibile.

L’inizio nel vino è la tenuta di Collemassari con i suoi 1200 ettari e poi altre acquisizioni: il 2002 Podere Grattamacco, a Castagneto Carducci, 2008 la Tenuta di Montecucco e nel 2011 la Fattoria Poggio di Sotto, a Castelnuovo dell’Abate e infine Tenuta San Giorgio nel 2016, sempre a Montalcino.

Collemassari (Montecucco)
Si trova alle pendici del Monte Amiata, verso il litorale Tirrenico a 320 metri s.l.m. godendo di un microclima favorito da forte ventilazione e grandi escursioni termiche. L’azienda si estende su un’area di 1200 ettari di cui 110 di vigneto, 60 di oliveto, 400 ettari di seminativo e la restante parte di boschi, inoltre la tenuta è circondata da boschi demaniali per circa 1200 ettari. I Vigneti hanno un’estensione di 110 ettari di cui buona parte a Sangiovese, frutto di varie selezioni massali autoctone sviluppate in collaborazione con l’Università di Pisa.

Grattamacco (Bolgheri)
Si trova a circa un’ora di strada dal Castello ColleMassari. Risale al 1977 e sorge tra Castagneto Carducci e Bolgheri, con vista panoramica sulla costa. I vigneti si trovano a un’altitudine di circa 100 mt s.l.m., in una posizione straordinariamente protetta su una delle due colline di Bolgheri. Nei dintorni anche altre cantine che, insieme a Grattamacco, fanno di Bolgheri un nome di fama internazionale. La zona gode di un clima asciutto con notevoli escursioni termiche ed è famosa per i suoi vini eccellenti. A differenza di altre zone toscane, come il Chianti o Montecucco, qui il Sangiovese è ancora coltivato, ma sempre meno frequentemente. Le varietà centrali sono miscele Bordeaux: Cabernet Sauvignon, Merlot o Cabernet Franc. Pertanto, comprendono tutti i tipi di rossi robusti dai quali vengono vinificati vini corposi e di lunga durata. La tenuta fa parte del Gruppo ColleMassari dal 2002.

Tenuta San Giorgio (Montalcino)
Fondata nel 1982, si trova a Castelnuovo dell’Abate nel comune di Montalcino in una particolare posizione, sulla sommità di una dorsale a 400 metri s.l.m. Il vigneto copre un’area di 24 ettari, mentre ulteriori 26 sono destinati ad alberi di olivo. La cantina si trova non lontano dall’Abbazia di Sant’Antimo.

Tenuta Poggio di Sotto (Montalcino)
Nata nel 1989, si trova su una collina a sud-est di Montalcino. Fin dalla sua fondazione, è divenuta celebre per l’alta qualità della coltivazione del Sangiovese raggiungendo rapidamente un notevole successo. Situati a Castelnuovo dell’Abate, ai piedi del Monte Amiata, i ripidi vigneti sulle pendici verso sud si sviluppano ad altitudini comprese tra i 200 e 400 mt.

Ecco come Giampiero Pazzaglia, direttore commerciale del gruppo, si prepara al prossimo autunno:

Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Il vino sul quale puntiamo per il “ritorno a scuola” è il ColleMassari Riserva poichè lo riteniamo un vino a “tutto tondo”, adattabile a qualsiasi occasione per struttura e delicatezza. Si può bere a tutto pasto grazie alla sua freschezza e corposità, si adatta molto bene ad essere gustato sia fresco (16°) in estate che a temperature più tradizionali in inverno. Non a caso abbiamo deciso di dare a questo vino il nome dell’azienda; tra i rossi che produciamo si pone al centro tra la nostra riserva di sangiovese in purezza (Poggio Lombrone) più “impegnativa” e maggiormente adatta a preparazioni gastronomiche più importanti e il rosso d’annata (Rigoleto) più immediato e profumato che realizziamo solo in acciaio, senza toccare il legno.

Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Per fortuna siamo messi molto bene grazie alle buone dotazioni aziendali di cui disponiamo, sia come impianti di irrigazione che risorse idriche.

Avremo uno degli chef più famosi e comunicativi d’Italia, Alessandro Borghese, come consulente per il food della serata, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Sono rimasto stupito la prima volta che ho visto in un locale abbinare liberamente dallo chef il nostro ColleMassari Riserva con un piatto a base di crostacei.

Vini in degustazione

Collemassari (Cinigiano, GR)
Poggio Lombrone 2013 Montecucco Sangiovese Doc Riserva
Collemassari 2015 Montecucco Rosso Doc Riserva
Poggio di Sotto (Montalcino, SI)
Poggio Di Sotto 2015 Rosso Di Montalcino Doc
San Giorgio (Montalcino, SI)
Ugolforte 2013 Brunello Di Montalcino Docg
Grattamacco (Bolgheri, GR)
Grattamacco 2015 Bolgheri Superiore Doc

ColleMassari spa – società agricola – Loc. Poggi del Sasso – 58044 Cinigiano GR – 0564 990496 – info@collemassari.it