Tra le località più note e fascinose del litorale toscano, Baratti e Populonia sono anche luoghi storici fondamentali della nostra cultura regionale in quanto tra i siti più importanti del popolo etrusco con abbondanza di reperti e suggestioni. Uno scoperta per molti, a disposizione di tutti i curiosi al prossimo God Save The Wine allo Star Hotel Michelangelo il 28 aprile.La famiglia Monelli si è impegnata per recuperare qui un’antica azienda agricola e soprattutto per trasferire nei vini il terroir del “Poggio Rosso” così chiamato per il colore di una fascia della sua terra.  Un terreno ricco di minerali e ferro che insieme all’influenza costante del mare e dei venti regalano sensazioni particolari ai vini.

Fare vino d’eccellenza non può e non dovrebbe spaventare nessuno. Purtroppo la comunicazione di questo settore di produzione annaspa ancora per trovare una sua linea. Nessuno si meraviglia se un grande nome della moda fa un improbabile abito da sera

inutilizzabile e inarrivabile per milioni di donne italiane, anzi, viene guardato con interesse e curiosità. Poi ciascuna di queste signore va a comperare il suo bel vestitino nel negozio ll’angolo, nei grandi magazzini, se può, va a prendersi quello firmato che paga anche mezzo stipendio. (Ma una volta ogni tanto).

Penso che sia lecito, e dovuto, che il vino italiano miri a traguardi di eccellenza per far sognare i più e soddisfare i pochissimi che se lo possono permettere, per poi vedere consumato quello alla portata di tutti gli altri. Probabilmente dobbiamo solo crescere ancora un po’ in termini di comunicazione (ma nel mondo del vino è ancora giovane). Certo è che un piccolo produttore come me si sente quasi in obbligo di fare il meglio che può. Infatti io mi posso definire un artigiano, e il frutto del mio lavoro, come quello di un sartorifinito, è l’espressione del mio impegno, il mio modo per esprimere la capacità di creare qualcosa di bello e di buono che altrimenti non ci sarebbe, oltre che un mezzo per fare business. E credo che questo messaggio non sia poi così difficile da far passare..

Sicuramente potrebbe essere del Leone perché è un segno che denota volontà e determinazione unite a gentilezza. Il mio vino vuole essere espressione del territorio senza scendere a compromessi, ma al tempo stesso è elegante e generoso, e si fa bere in tutte le

occasioni. E così come il segno del Leone, vuole infondere un senso di eleganza unita alla forza e alla determinazione di un prodotto di alta qualità.

la musica Jazz in generale. E il mio vino lo vedo in sintonia così, forte e schietto come una natura non contaminata, elegante ed espressivo, e al tempo stesso in grado di dare emozioni sottili e delicate.

● Philika Vermentino-Viogner IGT Toscana Bianco 2009

● Cautha Viogner con lieviti autoctoni IGt Toscana Bianco 2009

● Tages Igt Toscana Rosso 2006 Sangiovese e altre

● Velthune Igt Toscana 2006 Cabernet Sauvignon