La cultura del vino e la nostra storia: il 22 Giugno a Fiesole La notte splendente del vino all'Anfiteatro Romano con Firenze Spettacolo

God Save The wine compie un anno su Firenze Spettacolo di Giugno (in edicola, ma anche su iPad e iPhone)! Ancora non ci crediamo che sia passato in fretta e allo stesso tempo pare un secolo fa che decidemmo (con Leonardo Tozzi e Riccardo Chiarini) di lanciare questo format alternativo alla divulgazione del vino con i soliti rituali, spinti comunque dalla voglia di comunicare e capire insieme ogni volta qualcosa di più di questa bevanda magica.

E parlando di magie, quali potranno nascere in un anfiteatro romano in una notte di inizio  Estate 2011?
Dopo 9 edizioni, più di 100 aziende incontrate e quasi 500 vini assaggiati insieme eccoci forse di fronte alla serata più importante non solo perchè quella dell’anniversario ma perchè saremo nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano di Fiesole un luogo non comune che ci riporta forse agli inizi del nostro rapporto con il vino.
Un rapporto che oggi è diventato conflittuale, se è vero come sembra che siamo sempre più in caduta libera quanto a consumi pro capite in Italia. Ma che suona stranissimo nel paese che ha portato il vino sulle tavole nella storia, proprio a cominciare dai Romani. Riepilogando la storia della nostra bevanda del cuore, il vino nasce in Georgia (Asia Minore, o Mesopotamia settentrionale per riallacciarsi a ricordi di studi scolastici) più di 6000 anni fa e da allora porta con sè un fascino magico, particolare, quasi oscuro. Arrivato in Occidente tramite i Greci e il culto di Dioniso, ha sempre avuto un che di mistico e terribilmente affascinante perchè da sempre consente alle persone tramite l’ebbrezza e l’incanto dei sensi di raggiungere stati di esaltazione e godimento che hanno spesso spaventato le generazioni precedenti. Ai tempi dei Greci esisteva il simposio, quasi un rito più che un momento conviviale con i simposiarchi, gli antenati dei moderni sommelier, che diluivano il vino secondo le necessità e scandivano i momenti delle bevute come dei sacerdoti.  Del resto quello di Dioniso e del vino era un vero e proprio culto, spesso sotterraneo ma che ha sempre avuto radici salde e ha finito con il permeare tutta la nostra cultura.  Dioniso era il dio dell’ebbrezza e dell’energia naturale, qualcosa di irrazionale che faceva avvicinare alla divinità l’essere umano che diveniva quasi soprannaturale.
E’ con gli Etruschi e con i Romani poi che il simposio diventa pienamente convivio gioia e felicità da condividere con gli altri, donne comprese  che ai tempi dei Greci non erano ammesse a bere nei ritrovi.  Il vino per i Romani è indispensabile e connaturato al loro modo di vivere e difatti lo esportano ovunque vadano (per la felicità oggi di francesi, tedeschi e spagnoli che lo hanno avuto in dote proprio da noi). I romani inoltre sono i primi a portare il vino in tavola, in parte riuscendo anche a demistificarlo, togliendogli una parte di quel velo di mistero che lo rendeva per pochi e finalmente lo portano come alimento in tutte (o quasi) le famiglie del tempo.
E non è un caso che il Cristianesimo faccia poi leva sul potere del vino scegliendo proprio questa bevanda come elemento cardine della simbologia di Cristo. Da allora il vino diventa anche   elemento imprescindibile della cultura cristiana ovunque venga esportata come in Sud America, Africa e Oriente, tutti luoghi emergenti nel mondo del vino ma che hanno conosciuto la viticoltura grazie alla necessità di avere vino disponibile per celebrare i rituali religiosi degli esploratori europei.
Pensando a tutto questo divene davvero difficile credere che la nostra cultura e la nostra società abbiano fatto di tutto per togliere il vino dal quotidiano e metterlo quasi in una teca di cristallo, inarrivabile e intoccabile se non da una nuova casta di cultori del vino, difficile da conoscere e da maneggiare se non guidati da riviste, personaggi, televisioni, giornali.
Quando invece di fronte al bicchere siamo sempre e solo noi con la nostra sensibilità, la nostra voglia di scoprire, il nostro gusto, la nostra passione per il bello e il buono, la nostra sana voglia di sperimentare la magia di una bevanda che ha ancora molto da dire a chi vuole ascoltare.
In questo anno abbiamo provato a rendere il vino il più vicino possibile e renderlo il meno complicato possibile da capire e da gustare:  continueremo a farlo portandovi aziende che ne raccontano ognuna una parte importante, sta a voi lasciarvi coinvolgere e lasciarvi trasportare come da Dioniso nel simposio dell’età moderna.
God Save The Wine!

 

Aziende e vini presenti (ingresso 15 euro compresa buffet per cena, dalle 19:31):

Ancella (Manduria – TA)

  • Silvia Bianco IGT Puglia frizzante 2010
  • Primitivo di Manduria DOC 2009
  • Salice Salentino entino Riserva DOC 2008 Negramaro 100%
  • Gregorio Primitivo Rosato DOC 2010

San Felice (Castelnuovo Berardenga SI)

  • PEROLLA ROSATO Maremma Toscana Igt 2010
  • PUGNITELLO Toscana Igt 2007
  • CAMPOGIOVANNI Rosso d Montalcino Doc 2009

Carpenè Malvolti (Conegliano TV)

  • Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG Cuvèe 1868
  • Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOCG Cuvèe Storica (vitigni originari)
  • L’Arte Spumantistica – Gewurztraminer Brut

Castello Banfi (Montalcino SI)

  • Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2006
  • Banfi Brut Vigne Regali Metodo Classico
  • Centine Bianco IGT Toscana 2010
  • Belnero IGT Toscana 2008

Santa Margherita  (Fossalta di Portogruaro  VE)

  • Valdobbiadene Prosecco Superiore “52” Extra Dry
  • Pinot Grigio Impronta del Fondatore Alto Adige Doc 2010
  • Luna dei Feldi Igt Vigneti delle Dolomiti 2010
  • Refosco Impronta del Fondatore Lison Pramaggiore 2009

Rocca delle Macie (Castellina in Chianti SI)

  • Vermentino Occhio a Vento Igt Maremma Toscana 2010
  • Campomaccione Morellino di Scansano Docg 2010
  • Tenuta Sant’Alfonso Chianti Classico Docg 2008
  • Roccato Igt Toscana 2006

Castello di Poppiano Guicciardini (FI)

  • Morellino di Scansano DOCG “I Massi Di Mandorlaia” 2008
  • Chianti Colli Fiorentini DOCG “Castello di Poppiano Riserva” 2007
  • Massi di Mandorlaia “Vermentino” 2010
  • Castello di Poppiano “Camposegreto Viognier” 2010

Ampeleia (Roccatederighi GR)

  • Ampeleia IGT MAremma Toscana 2007
  • Kepos IGT Maremma TOscana 2008

Guicciardini Strozzi – Cusona (San Gimignano – SI)

  • Vermentino IGT toscana ”Arabesque” -2010
  • Vernaccia di San Gimignano docg ”Cusona 1933” – 2009
  • Rosso toscano IGT  ”Millanni” -2003.

Casavyc (Scansano GR)

  • SY Unocentosei 2008
  • P.NO’ Unosedibis 2008
  • Morellino di Scansano DOP 2009
  • Morellino di Scansano Riserva 070707 2008
  • Up&Down CinquantaQuarantaSedici 2008

Cantina Produttori di Cormòns (Gorizia Friuli Venezia Giulia)

  • Fiulano Collio DOC 2010
  • Ribolla Colli Orientali del Friuli DOC 2010
  • Vino della Pace 2009

Trabucchi – Valpolicella (VR)

  • Valpolicella Superiore DOC Terra di San Colombano 2006
  • Amarone della Valpolicella DOC 2004
  • Recioto della Valpolicella DOC Terra del Cereolo 2005

Fattoria San Michele a Torri (Scandicci , FI)

  • San Michele a Torri  Chianti Colli Fiorentini Docg annata 2009
  • San Giovanni Novantasette Riserva Chianti Colli Fiorentini Docg annata 2007
  • Tenuta La Gabbiola” Chianti Classico Docg annata 2008

degustazioni e prelibatezze 15 euro – by Caffè Teatro di Fini
X info e prenotazioni mail a: info@firenzespettacolo.itriceverete conferma scritta