La Sala – Due Torri Hotel, Verona – Martedì 17 aprile 2018

Arriva di nuovo a Vinitaly una cantina il cui nuovo corso entra in una fase entusiasmante! I terreni si estendono nelle proprietà che sin dal 1260, con il nome di Grande Terra Murata, facevano parte dei possedimenti della nobile famiglia dei Giandonati; all’inizio del XV secolo i terreni passarono alla famiglia Acciaiuoli, nel 1534 al granduca Alessandro de’ Medici ed infine alla famiglia Corsini. Dal 1981 al 2014 l’Azienda è appartenuta a Laura Baronti che insieme all’Enologa Gabriella Tani negli anni ‘90 e ‘00 ha contribuito a far divenire La Sala un’Azienda di eccellenza del Chianti Classico. Nel 2014, dopo la prematura scomparsa di Laura Baronti, la proprietà è stata acquisita dalla Famiglia Rossi Ferrini già insediata in Chianti da generazioni nella tenuta della Azienda Agricola del Torriano. Ora si completa così, un progetto agronomico importante qualificato da terreni a diversa esposizione e altitudine, garantendo così alla nuova proprietà ottime vendemmie anche nella annate più difficili.
Oggi l’Azienda ha un’estensione di 68 ha di cui 28 sono quelli vitati (27,6 ha iscritti a Chianti Classico); i vigneti sono collocati tra i 150 m s.l.m ed i 310 m.s.l.m. L’Azienda Agricola del Torriano è costituita da due corpi aziendali distinti. Il Torriano posto in località Montefiridolfi e La Sala in località Sorripa, entrambe ricadenti all’interno del comune di San Casciano Val di Pesa e nel territorio del Chianti Classico. I due corpi aziendali si trovano all’estremità Nord della denominazione del Chianti Classico. In tutta questa area geografica i terreni sono molto omogenei, profondi, argillosi e con discreta presenza di scheletro di natura alluvionale. Prevalgono i calcari biancastri a frattura concoide, di età eocenica, comunemente detti “Alberese”. In particolare i vigneti La Sala sono caratterizzati da pendii dolci e ben esposti, con una altimetria compresa tra i 130 ed i 200 mslm e terreni dalle tessiture più sciolte. I vigneti del Torriano sono inseriti all’interno del crinale di Montefiridolfi, che gode di grande notorietà per i vini che vi sono prodotti e l’altimetria è compresa tra i 250 ed i 300 mslm; i terreni sono caratterizzati da una colorazione più rossa ed un maggior contenuto in argilla. Per queste differenti caratteristiche nei vigneti La Sala i vini che si ottengono hanno caratteristiche di grande eleganza e freschezza, mentre i vini che si producono nei vigneti del Torriano sono molto strutturati e dai colori più intensi.

Vino, tre parole per dirlo. Abbinare e degustare insieme al tempo del web: quali sono gli elementi essenziali nel racconto del vino? Oppure oggi c’è anche troppo “storytelling” nel nostro mondo?
Utilizzerei tre hashtag: #winetasting #winelover #wineexperience. Il racconto del vino per una realtà piccola come la nostra sta nel riuscire a far vivere quello che ci sta dietro la bottiglia al consumatore. Quindi il lavoro, le persone e la passione, cercando di fargli vivere un’esperienza a 360°, che non si limiti alla semplice degustazione del vino. Lo storytelling è importante per riuscire a comunicare uscendo dai classici schemi di pubblicità legata alla vendita, creando un maggior feeling con il consumatore. La sfida poi non è solo quella di raccontare la propria storia ma anche quella di essere fedeli ad essa e di continuare a stimolare il consumatore facendolo sentire parte dell’azienda. Le persone al giorno d’oggi restano un fortissimo canale di condivisione di informazioni, tuttavia gli influencer possono spostare le loro attenzioni su determinati argomenti e cambiare le loro opinioni. Gli influencer migliori nel vino fanno principalmente ricerca e didattica, grazie al loro lavoro di condivisione e alla globalizzazione permessa dai social; anche il mondo del vino sta diventando sempre più globale, dando la possibilità ai consumatori di avvicinarsi a mercati e vini un tempo troppo lontani, ed alle aziende di confrontarsi con altre realtà in tutto il mondo.

Vino italiano e cibo italiano, matrimonio perfetto, facci un esempio sorprendente con un piatto di una regione italiana a tua scelta e un tuo vino.
Non vorrei andare su un abbinamento esotico ma nemmeno troppo territoriale, recentemente abbiamo testato il nostro Chianti Classico con la cucina emiliana, con salumi, pasta ripiena e al forno, l’abbinamento pare #madeinheaven come si direbbe sui social, in particolare con le lasagne, dove la grassezza del piatto si sposa con la freschezza del Sangiovese e la carne e la besciamella trovano armonia nella trama larga tannica del nostro vino.

Vini in degustazione
Chianti Classico 2014 e 2015
Chianti Classico Riserva 2015
Campo All’Albero 2015 IGT Toscana
Vin Santo del Chianti Classico 2011

La Sala – San Casciano (Fi) – Via Sorripa 34 – www.lasala.it