Colle Bereto – Due Torri Hotel, Verona – Martedì 9 aprile 2019

“Questo angolo di paradiso è il nostro buen retiro, è per questo che non riuscivamo a rinunciare al grano per poterlo accarezzare al tramonto”. Anni prima del Gladiatore di Russel Crowe, Franca Pinzauti e suo marito Lorenzo, imprenditori nella moda, decidono di acquistare a Radda l’azienda agricola Colle Bereto. Da allora dedicano alle vigne e alla tenuta la stessa attenzione che dedicano alle creazioni da vendere in tutto il mondo con i dettagli a fare la differenza, assimilando pian piano la mentalità contadina del saper aspettare le vendemmie e i risultati con calma e serenità.

Li aiutano in questo Bernardo Bianchi, direttore e Nicolò D’Afflitto, enologo tra i più importanti e storici enologi italiani, uno di quelli che non promettono mai che faranno il vino più buono del mondo indipendentemente da dove tu sia con i tuoi vigneti. Qui a Colle Bereto siamo a 600 metri, ai limiti per la vite, e la maturazione è sempre difficile. Ma in queste condizioni si ottengono vini spesso straordinari. L’idea era di fare monocru da vigna singola: la posizione de Il Tocco e la sua altezza precludono la possibilità di fare un grande sangiovese nonostante siamo a Radda, ma ciò non ha impedito alla famiglia di continuare a provarci fino al 1997, con risultati spesso sorprendenti.

Il nome del cru in questione, “Il Tocco”, deriva dal termine con cui i fiorentini indicano le 13. È un singolo tocco di campana carico di significato ma piccolo ed elegante, non la scampanata che chiama a raccolta. Il terreno è galestro, ovvero argilla compressa tipica dell’alta collina, specie nel Chianti Classico. È terreno lamellare particolarissimo, e diversamente dall’argilla non trattiene l’acqua e aiuta a evitare l’eccessiva diluizione degli acini. Sono terreni poveri e siccitosi, che consentono di produrre vino di potenza, con grande tannino grazie alla maturazione lentissima e pacata, all’altitudine e al freddo della sera che garantiscono assenza di muffe. Nel vigneto de Il Tocco si è passati da un 1983 con sangiovese 100% ad un merlot in purezza, ritenuto più adatto negli anni 2000 a diversificare la gamma aziendale, che oggi comprende anche un sorprendente pinot nero vinificato in rosso (Il Cenno) e in versione spumante rosé (Colle B.), un caso di vitigni comprimari che sono diventati protagonisti di due vini monovarietali. Altro bellissimo vigneto quello da cui deriva la Gran Selezione 2010 che presenteremo a Verona: vecchie viti che sorgono vicino alle mura del convento medioevale i cui frati piantarono forse le prime viti qui a Radda.

Vini in degustazione:
Spumante Metodo Classico Brut Rosé 100% Pinot nero
Chianti Classico Colle Bereto 2016 97% Sangiovese 3% Colorino
Chianti Classico Gran selezione Colle Bereto 2014 100% Sangiovese la vigna del convento
Il Cenno 2016 100% Pinot nero
Il Cenno Selezione di famiglia 2015 100% Pinot nero vecchie viti

Azienda Agricola Colle Bereto di F. L. Pinzauti – Radda in Chianti – Siena – 0577 738083 – colle.bereto@collebereto.it