Bilancio del decennio appena passato
Rispetto all’euforia di dieci anni fa,quando i prezzi erano alle stelle, questo è un periodo apparentemente oscuro e difficile, risentiamo anche noi delle grosse difficoltà dell’economia. In realtà trovo che gli ultimi anni siano stati di crescita, una grande evoluzione in senso positivo, sono emerse situazioni che erano sommerse, ed ora sta maturando una svolta in senso etico da parte dei produttori ed una maggiore consapevolezza e cultura da parte dei consumatori. Tutto questo premia chi ha lavorato in modo coerente nel senso della ricerca della verità del proprio vino.

Previsioni 2011
Per il 2011 credo che si farà sempre più strada la convinzione che non ci potrà essere futuro per noi produttori se il vino continuerà ad essere un prodotto anonimo ed atipico, frutto di  anipolazioni tecnologiche uguali in tutto il mondo. Il pubblico si è stancato dei vini tutti uguali, che inseguono lo stesso modello. Il vero futuro del vino sta nella “diversità” e sempre di più saranno ricer cati i vini artigianali e di territorio, capaci di esprimere la personalità del produttore, le caratteristiche di un territorio e di un’annata, raccontare la storia, l’identità e la tradizione secolare dei luoghi. Abbiamo la fortuna di lavorare una materia prima che è così sensibile a tutte queste componenti, lasciamola esprimersi al meglio, dando ai nostri vini il valore aggiunto che deriva da una sempre maggiore caratterizza zione ed individualità. Lavorare in cantina senza l’ausilio di coadiuvanti enologici, al di là di essere una “moda”, è l’unico “modo” che permette l’espressione autentica del “terroir” e dei suoi profumi.

L’Italia non è un paese per i giovani del vino
Oggi sono sopratutto i giovani ad orientarsi verso un consumo consapevole e colto, apprezzando le caratteristiche di originalità ed individualità del vino, ed è proprio il successo presso un pubblico giovane che ci può indicare che abbiamo scelto la strada giusta.

Auguri in vino e musica